Formula 1 2018, la Primavera di Fernando Alonso: così è tornato a ruggire

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Il pilota della McLaren sempre a punti in questo Mondiale: 32 fin qui conquistati che valgono il settimo posto nella classifica generale e che regalano speranze per tornare sul podio

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Fernando Alonso in zona punti non è una notizia. Almeno non lo è stata fino a quando, nel 2015, è passato a guidare la monoposto McLaren. Tempi lontani, ormai, soprattutto se si considerano gli ottimi risultati di questa stagione. 

32 punti conquistati grazie a tre gare concluse ottavo, a un settimo posto e alla quinta posizione raggiunta al Gran Premio d’esordio in Australia. Sì, cinque GP consecutivi a punti, otto se si considerano gli ultimi tre della scorsa stagione. Un dato, questo, non affatto banale per diversi motivi. Innanzitutto, solo altri due piloti possono vantare lo stesso risultato quest’anno: Lewis Hamilton e Sebastian Vettel, per la precisione, primo e secondo nella classifica generale. Inoltre Fernando non raggiungeva un simile risultato dal 2014, nel momento in cui tagliava il traguardo del Gran Premio del Belgio a bordo della sua monoposto Ferrari. 

Non ci si deve stupire di questi passi avanti. O almeno non si dovrebbe farlo. Parola di Zak Brown, CEO McLaren Racing, che nella pre-season si era lanciato in previsioni molto ottimistiche. Certo, non sono state ancora raggiunte le prestazioni promesse. Intanto però Alonso è settimo in generale, il più vicino ai sei piloti dell’Olimpo. E di certo può guardare con un sorriso, ora, alla scorsa stagione. I numeri confrontati parlano da soli: nel Mondiale 2017 Alonso è andato in zona punti in cinque gare (come quest’anno dopo solo cinque GP) totalizzando 17 punti (poco più della metà di quelli attuali). 

Numeri alla mano il cambio del motore da Honda a Renault è stato positivo. E non lo dice solo il rendimento personale di Alonso ma anche quello del suo compagno di box. Già, perché anche Stoffel Vandoorne è andato a punti in tre GP, costretto al ritiro solo in Spagna tradito da un problema al cambio. Grazie a questi risultati non è vietato puntare a essere la quarta migliore Scuderia del Mondiale, posizione distante solo un punto in questo momento e difesa dalle due Renault di Hulkenberg e Sainz.

La stagione è ancora lunga, ma ora per Alonso è iniziata una nuova era in cui può tornare a essere grande. L’obiettivo deve essere senza dubbio continuare ad accumulare punti fiducia e superare così il suo migliore risultato con la monoposto McLaren (54 nel 2016). 

E se ancora la MLC33 non è allo stesso livello di Mercedes, Ferrari e Red Bull non sarà così improbabile rivedere presto Fernando Alonso sul podio e con qualche trofeo in più da custodire nella sua bacheca personale. Da incognita a realtà dunque: la monoposto arancione numero 14 è pronta a stare coi grandi.