Formula1 GP Austria. Tutte le domande e le risposte della gara del Red Bull Ring

Formula 1

Cristiano Sponton

L’analisi tecnica del GP d’Austria. Dalle previsioni – smentite – del sabato, alla grande prestazione Ferrari. Dal doppio ko Mercedes alla gara perfetta di Verstappen. Tutti i perché di un GP spettacolare

Appuntamento a Silverstone con il GP di Gran Bretagna in diretta esclusiva su SkySportF1 al canale 206 con la gara domenica alle 15.10 (pre dalle 13.30)

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Previsione rovesciate, perché?

Analizzando le prestazioni del venerdì e di sabato ci si aspettava una gara noiosa con una facile doppietta della Mercedes invece il GP di Austria è stato pieno di colpi di scena con l’innalzamento delle temperature che ha creato tantissimi problemi ai team. Ferrari con 50°C sull’asfalto ha gestito perfettamente le gomme e, complice il doppio ritiro delle Frecce d’Argento, si è portata in testa sia nella classifica piloti che in quella costruttori. C’è del rammarico a Maranello perché il bottino di punti poteva essere ancora maggiore visto la penalizzazione in griglia di Sebastian Vettel che, scattato dal sesto posto ha terminato la gara sul terzo gradino del podio. Anche Raikkonen non può essere completamente soddisfatto del risultato visto che, al primo giro, a causa delle gomme anteriori non completamente in temperatura si è fatto infilare da Verstappen che, grazie a questa manovra al primo giro, è riuscito a vincere meritatamente la corsa.

Ferrari in testa al Mondiale Piloti e Costruttori, ma avrebbe potuto essere ancora meglio?

Viste le performance della SF71H in tutto il fine settimana nessuno nel pre gara avrebbe scommesso su Sebastian Vettel in testa al mondiale piloti e la Ferrari scavalcare Mercedes in quello costruttori. Ancora più sorprendente è stato vedere Vettel attaccare la W09 di Hamilton, in crisi di gomme, alla staccata della curva 2 portando a termine un sorpasso veramente spettacolare. A fine gara nel box c’erano sensazioni contrastanti perché erano molto felici della prima posizione in entrambi i campionati ma c’era la convinzione che il bottino poteva essere maggiore con le due Mercedes ferme a bordo pista.

Perché in realtà la Ferrari avrebbe dovuto ottenere una doppietta in questo fine settimana ma la bagarre dei primi giri e la penalizzazione di Vettel durante le qualifiche hanno fatto perdere secondi preziosi che alla fine sono risultati fondamentali. Ferrari è stata l’unica vettura a gestire alla perfezione gli pneumatici, specialmente quelli soft, che a fine gara non accusavano nessun tipo di blister. Il muretto Ferrari è stato piuttosto sveglio a richiamare entrambi i piloti ai box durante il regime di Safety Car anche se, il doppio pit stop, ha fatto perdere 2 s a Vettel, come potete osservare dal grafico in basso.

La Virtual Safety Car ha dato sicuramente una mano sia a Raikkonen che a Vettel anche se entrambi i piloti si sono rammaricati perché nei primi giri avevano pensato principalmente a gestire la gomme Ultra Soft per allungare lo stint e questo ingresso anticipato ha vanificato il loro lavoro. Primo stint in cui, analizzando il grafico, si può notare come la W09 sia stata nettamente più veloce della Rossa che in pochi giri era riuscito ad “aprire” un distacco piuttosto rassicurante visto che, prima della rottura di Bottas, le due Ferrari di Raikkonen e Vettel accusavano un gap rispettivamente di 8s e 11s.

Nel secondo stint le due, pur avendo una gestione delle gomme molto migliore rispetto a Verstappen, non sono riuscite a recuperare il gap accusato nella prima parte di gara e si sono dovute accontentare del secondo e terzo posto.

Se analizziamo il passo medio possiamo notare che, sia Vettel che Raikkonen, sono stati leggermente più veloci rispetto alla vettura numero 33 di Verstappen ma solo di pochissimi centesimi.

Red Bull vincente con Verstappen sul tracciato di casa, dove ha fatto la differenza?

Analizzando le prestazioni delle libere e delle qualifiche nessuno pensava che la Red Bull potesse vincere in questo GP di casa. Il distacco rimediato in qualifica nei confronti della Mercedes era stato piuttosto importante calcolando anche che la pista austriaca è molto corta. Anche il passo gara visto nella giornata di venerdì non era certamente dei migliori visto che, sia Mercedes che Ferrari, erano di diversi decimi più veloci.

Nonostante questo Max Verstappen è riuscito a vincere la corsa con un vantaggio di 1,5 s sulla Ferrari di Kimi Raikkonen. L'olandese ha condotta una gara perfetta con un primo giro molto aggressivo che gli ha permesso di scavalcare Raikkonen. Mossa che, a fine gara, si è rivelata decisiva nella sua vittoria. E’ riuscito anche a gestire egregiamente gli pneumatici che hanno accusato un leggero blister ma in modo minore rispetto a quello avuto da Ricciardo che era stato spinto ad effettuare una seconda sosta. Ricciardo, successivamente, è stato costretto al ritiro per un problema allo scarico e questo problema ha messo in allarme gli uomini della Red Bull tanto che hanno ordinato a Verstappen di utilizzare una potenza minore della Power Unit per tenere sotto controllo le temperature. Solo a 5 giri dalla fine Max è salito di potenza per contenere l’attacco di Raikkonen e per cercare di mantenerlo fuori dalla zona DRS che per Red Bull rappresentava un grosso problema vista la differenza di velocità sul dritto tra le due vetture.

Doppio ritiro per Mercedes, perché?

Mercedes sembrava dovesse dominare in questo fine settimana viste le performance dimostrate dalla W09 durante le libere e le qualifiche. Così non è stato, anzi, il fine settimana austriaco per il team con sede a Brackley è stato un autentico disastro causa il duplice ritiro per problemi tecnici.

I problemi accusati da Bottas ed Hamilton sono stati di natura completamente diversa in quanto il pilota finlandese ha avuto una perdita del sistema idraulico dello sterzo mentre il quattro volte campione del mondo ha avuto un problema alla pompa della benzina. La W09 dopo gli sviluppi di motore introdotti in Francia e il grande pacchetto aerodinamico portato proprio in Austria a livello di prestazione pure sembra essere la migliore, ma sono aumentati i problemi di affidabilità e la gestione degli pneumatici non è sicuramente a livello di Ferrari.

Problemi che stanno preoccupando non poco gli ingegneri Mercedes e proprio per questo già oggi è stata fissata un’importante riunione in sede per cercare di capire se questi problemi siano “casuali” o se possano essere dovuti agli sviluppi portati in pista in queste ultime due gare.

Oltre ai problemi tecnici in casa Mercedes ci sarà da rivedere anche la strategia visto che, il non rientro in regime di Virtaul Safety Car, ha fatto perdere la leadership della corsa ad Hamilton. Pur avendo diversi secondi per scegliere l’opzione migliore il muretto anglo-tedesco ha commesso un gravissimo errore tanto che, lo stratega capo James Vowles, ha chiesto scusa ad Hamilton durante la corsa. Errore che ha costretto il quattro volte campione del mondo a spingere per cercare di rimontare posizioni creando grossi problemi agli pneumatici che sono andati piuttosto velocemente in crisi.

I 50 gradi sull’asfalto hanno mandato in crisi le gomme soft?

L’aumento delle temperature, come avevamo riportato nelle analisi delle qualifiche, era un fattore da tenere molto in considerazione per l’andamento della gara. Sia venerdì che sabato i team hanno sempre girato con una temperatura della pista piuttosto fresca, infatti, le gomme accusavano principalmente il fenomeno del graining. Durante la gara, con 50°C, di asfalto gli pneumatici, sono andate letteralmente in crisi sulla maggior parte delle vetture. Mercedes, secondo gli ingegneri, aveva una temperatura di circa 10°C oltre al range ottimale di funzionamento che per la Soft, essendo una High Working Range, ha una finestra minima di funzionamento di 105°C ed una massima di 135°C.