Formula 1, GP Germania. L'analisi tecnica delle prove libere del venerdì

Formula 1

Cristiano Sponton

L'analisi delle prove libere del venerdì di Hockenheim. Red Bull davanti a tutti ma è davvero la più veloce? Cosa può significare il blister visto sulla Ferrari? Mercedes con il "giro ideale" migliore? Ecco tutte le domande e le risposte in vista delle qualifiche di domani

QUI LA CRONACA DEL GP DI GERMANIA

Nelle prime sessioni di prove libere la vettura più veloce è stata la Red Bull di Verstappen che è riuscita a precedere le due Mercedes di Hamilton e Bottas. Si attendeva, alla vigilia, una grande battaglia tra Ferrari e Mercedes, invece, almeno in queste prime sessioni, la monoposto del team di Milton Keynes ha dimostrato di avere la potenzialità di inserirsi nella lotta per i primi posti specialmente in gara. In qualifica, quando i motorizzati Ferrari e Mercedes saliranno di potenza, sarà molto difficile per loro tenere il passo. A Milton Keynes sperano in una qualifica bagnata per cercare di “azzerare” il grosso handicap di potenza nei confronti dei due top team.

Ferrari si è dimostrata molto competitiva concludendo al quarto e quinto posto nella classifica generale a pochi decimi dal miglior tempo di Verstappen. Tra i top driver manca Ricciardo nelle prime posizioni in quanto, a causa della penalità che dovrà scontare in griglia, ha lavorato prevalentemente sull’assetto per la gara trascurando la qualifica visto che scatterà comunque dall’ultima posizione.

Analisi stint di qualifica

Nella simulazione di qualifica Mercedes e Ferrari hanno diversificato il lavoro tra i due piloti. Vettel ed Hamilton si sono concentrati sulla mescola media mentre i compagni di squadra hanno utilizzato la soft. La differenza prestazionale tra le mescole, rispetto alle prove libere 1, si è abbassata in quanto è stata quantificata in 6 decimi tra ultrasoft/soft e tra soft/medie.

Nel secondo stint tutti i top driver si sono concentrati sull’utilizzo delle ultra soft. Il miglior tempo è stato realizzato dal Verstappen ma se andiamo a controllare attentamente i best sector notiamo che il miglior ideal time è quello di Hamilton. Il quattro volte campione del mondo aveva il potenziale di scendere sotto il muro del 1:13 ma a causa di un giro non perfetto non ci è riuscito. Buono, invece, il tempo realizzato da tutti gli altri visto che il best time non si differenzia molto dall’Ideal time.

In condizione di gara bene il passo della Ferrari ma attenzione al blister

Analizzando invece il passo gara dei piloti nel 1° stint (dati in secondi) il miglior ritmo è stato quello di Vettel seguito da Verstappen. Entrambi, però, hanno effettuato degli stint piuttosto corti a differenza degli altri che hanno percorso diversi giri sul compound più morbido portato in pista dalla Pirelli. Se Vettel è passato dopo alcuni giri alle gomme medie, Verstappen, è stato costretto ad abortire la sua simulazione a causa di un problema tecnico. Solo nei minuti finali è riuscito a scendere in pista dimostrando, comunque, di avere un buon ritmo su gomma “gialla”.

Nonostante si pensasse che le alte temperature potessero mandare in crisi le gomme della Mercedes, la W09 è stata abbastanza costante e non ha accusato nessun tipo di blister sulle posteriori. Blister che, come potete osservare dall’immagine in basso, è stato riscontrato sulla Ferrari. I meccanici di Maranello dovranno lavorare sul setup per cercare di stressare meno gli pneumatici posteriori e un "aiutino" verrà dato anche dal meteo visto che, nei prossimi giorni, le temperature dovrebbero scendere di qualche grado.

Nel secondo stint di simulazione gara sono da annotare i tempi dei piloti che hanno utilizzato la gomma media che, da quello che si è visto oggi, sembra la migliore per domenica. La “bianca” si è dimostrata molto costante e non ha dato segnali di surriscaldamento (nemmeno sulla Ferrari).

Analizzando il grafico, però, colpisce molto il ritmo che è riuscito ad avere Ricciardo su penumatici “gialli” (dati in secondi). Il pilota australiano è stato costantemente il più veloce in pista. Attenzione però, Red Bull ci ha già tratto in errore a volte nel giudizio del passo perché, a differenza di Ferrari e Mercedes, tende a “giocare” con i carichi di benzina.

Impossibile dire chi sarà il favorito perché un ruolo importante lo ricoprirà anche il meteo visto che, per le qualifiche di domani, è attesa la pioggia che potrebbe stravolgere i valori in pista. Per capire quale sia la vettura più veloce è sempre giusto aspettare le prove libere 3 che daranno sicuramente dei riscontri molto più veritieri rispetto a quelli visti oggi.