Formula1, la guida tecnica completa all'Hungaroring

Formula 1

Cristiano Sponton

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L’Hungaroring è un tracciato lento, dove però la potenza è fattore importante, perché? Per la prima volta in pista le gomme Ultra Soft, quali  performance ci si aspettano? I consumi in gara potrebbero creare problemi ai piloti? Ecco tutte le risposte a queste ed altre domande per prepararsi al meglio per il weekend ungherese

QUI LA CRONACA DEL GP D'UNGHERIA

La gara di domenica sul tracciato dell’Hungaroring potrebbe riservare delle sorprese visto che la Red Bull, tenendo conto delle prestazioni di Montecarlo, potrebbe inserirsi nella lotta per la vittoria portando via punti preziosi a Ferrari e Mercedes. Sulla carta, tra i top team, quella che potrebbe trovarsi più in difficoltà è la Mercedes che nelle ultime stagioni su tracciati di questo tipo non è mai stata troppo competitiva.

Hungaroring: una delle piste più lente del mondiale

Il tracciato ungherese dell'Hungaroring, situato a pochi chilometri dal centro di Budapest, è una delle piste più lente del mondiale. Caratterizzato da curve molto strette e tortuose, il circuito misura 4381 m e la gara, che si disputa su questo tracciato dall’agosto del 1986 si svolgerà su ben 70 giri.

Troviamo quattro tratti ad alta velocità (rettilineo principale, tratti 1-2, 3-4-5 e 11-12), tre curve lente (1, 2 e 6) e una chicane (curve 6 e 7). Il DRS sarà consentito in due zone:  sul rettifilo e sull’allungo tra Curva 1 e Curva 2, con un solo detection point situato sulla staccata di Curva 14.

Vista la tortuosità del circuito la qualifica di sabato sarà molto importante per l’andamento della gara. Il tracciato è molto impegnativo per i piloti a causa del caldo torrido e delle repentine accelerazioni. L’asfalto è stato completamente rifatto per la gara del campionato 2016, riducendo, di molto, le ondulazioni che lo caratterizzavano.

Pneumatici: il debutto delle Ultra Soft all’Hungaroring

Pirelli per questa ultima gara prima della pausa estiva porterà in pista la gomma Ultra Soft, al debutto nel toboga ungherese. In abbinamento alle gomme “viola” i piloti avranno a disposizione la Soft e Medium. In questo periodo dell’anno si prevedono elevate temperature, con l’asfalto che può raggiungere facilmente i 60 gradi causando alto degrado ai pneumatici. Di contro, però, sarà possibile anche avere pioggia improvvisa che renderebbe la guida particolarmente impegnativa vicino ai cordoli delle Curve 6 e 7 (da evitare assolutamente in condizioni di bagnato). Come sempre, in caso di pista umida e pioggia, le squadre utilizzeranno le gomme intermedie e full-wet, capaci di disperdere rispettivamente 25 e 65 litri/sec di acqua. 

Importante ricordare come su questa tipologia di pista le gomme sono molto sollecitate longitudinalmente in frenata, in uscita di curva, in trazione e lateralmente nei bruschi cambi di direzione. Se analizziamo le scelte fatte dai piloti sui set a disposizione si nota che la Ferrari è stata molto aggressiva portando in pista ben 9 set di gomme “viola”. Questa scelta permetterà ai due piloti di Maranello di preparare al meglio le qualifiche. Red Bull e Mercedes, invece, hanno fatto scelte pressoché simili optando per 7 UltraSoft a testa per i loro piloti e un numero maggiore rispetto a Ferrari di Soft

Monoposto con il massimo carico aerodinamico

La pista ungherese richiede alto carico e buon bilanciamento aerodinamico per ottenere la massima performance anche in frenata. Il bilanciamento si ottiene regolando accuratamente l’incidenza dell’ala anteriore una volta determinata quella della posteriore che fornisce il carico verticale.

La potenza della Power Unit vale 0,21 s ogni 10 cv

L'Hungaroring non è particolarmente impegnativo per il motore in quanto viene utilizzato a piena potenza per il 65% del giro. A dispetto di quanto si possa pensare, però, il circuito ungherese è molto sensibile alla potenza che vale ben 0,21s ogni 10 cv. Anche la parte ibrida può fare la differenza visto che si riescono a recuperare ben 748KJ da MGU-K nonostante non ci siano frenate eccessivamente severe. A livello di MGU-H, invece, il tracciato permette un “recupero” di energia minore rispetto alle altre piste del mondiale (le simulazioni stimano in circa 2768KJ). Le alte temperature e la bassa velocità media rendono particolarmente critico il raffreddamento del motore e dei suoi accessori.

Attenzione ai consumi

Gli indicatori di consumo di carburante sono elevati a causa dell’alto carico aerodinamico. Secondo le simulazioni per completare la gara senza problemi è richiesto un quantitativo di carburante di 109 Kg a fronte della quantità massima di 105 kg imbarcabile.  Questo significa che dovranno essere utilizzate delle strategie di risparmio carburante in alcune fasi di gara, a meno di un ingresso della Safety Car che aiuterebbe i piloti a terminare la corsa senza fare “fuel saving”.