F1, GP di Ungheria 2018: le prove ufficiali viste dalla pista, il punto di Mara Sangiorgio

Formula 1

Mara Sangiorgio

Il più veloce della seconda sessione di libere in Ungheria è stato Sebastian Vettel, che nei commenti di fine giornata ha parlato di uno dei migliori venerdì della stagione. Ma mentre la Mercedes deve ancora lavorare per trovare il bilanciamento ottimale, la Red Bull si è candidata come diretta avversaria della Ferrari

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Uno dei migliori venerdì dell’anno. Il titolo Sebastian Vettel lo ha scritto per tutti, traducendo a parole le sensazioni particolarmente positive raccolte in pista all’Hungaroring. Il miglior tempo nella seconda sessione di libere è un risultato concreto, frutto di una rossa ben bilanciata fin da subito e forte nella gestione delle gomme viola, quelle che serviranno per sferrare l’attacco in qualifica e aggiudicarsi la pole position. Che qui conta moltissimo. Giro veloce ma anche passo gara: Vettel è sembrato, almeno per ora, il primo favorito di questo weekend. Mentre il suo avversario numero uno sta faticando nel gestire una monoposto che in ingresso curva non è ancora perfetta e con le ultrasoft sta avendo problemi di surriscaldamento. La Mercedes è quella che dovrà lavorare piú di tutti: la qualifica rimane un punto interrogativo, tanto che il quinto tempo di Hamilton a sette decimi e il sesto di Bottas a più di un secondo portano la firma della gomma gialla. Ma il vero ago della bilancia di questo fine settimana sarà sicuramente la Red Bull. Max Verstappen si è portato infatti a 74 millesimi da Vettel, a parità di gomma, e con una monoposto che come era prevedibile tra le curve tortuose di questa pista danza alla merivaglia grazie a un telaio e carico fortissimi. Anche Ricciardo è vicino, terzo davanti a Raikkonen, ma con un motore vecchio da gestire fa un po’ meno paura del suo compagno di squadra. Avversaria ma a questo punto anche alleata della Ferrari nella lotta contro la Mercedes. Anche la Red Bull, in questa sfida, vorrà e potrà dire la sua.