Formula 1 GP del Belgio. L'analisi tecnica della gara di Spa

Formula 1

Cristiano Sponton

Tutte le domande e le risposte del GP del Belgio. Dalla superiorità Ferrari al podio di Verstappen, dal ritiro di Raikkonen alla rimonta di Bottas. Analizziamo tutti i temi della gara

Si torna subito in pista a Monza con il GP d’Italia in diretta su Sky Sport F1 e Sky Sport Uno. La gara domenica 2 settembre alle 15.10 (pre dalle 13.30)

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INTERVISTA ESCLUSIVA A VETTEL ‘L’ITALIANO’: “RITIRARMI IN FERRARI? PERCHE’ NO”

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Prova di forza di Vettel che è riuscito a sfruttare al massimo le caratteristiche della Ferrari SF71H e della sua Power Unit Evo 3 per superare sul rettifilo del Kemmel la Mercedes W09 di Hamilton. Una manovra che avevamo già previsto nell’analisi delle qualifiche data la superiorità che aveva mostrato la Rossa in tutto il fine settimana in quel tratto di pista. La gara è stata poi amministrata piuttosto agevolmente dal pilota tedesco che, grazie a questa affermazione, è riuscito a recuperare punti nella classifica del mondiale piloti. Il distacco tra i due è ora di 17 punti ma non è un gap che deve preoccupare gli uomini in Rossa perché questa monoposto è superiore in tutte le aree alla Mercedes e può andare a vincere su tutte le piste da qui alla fine del mondiale.

E' questo il reale potenziale della Ferrari?

La SF71H già da diverse gare era sembrata essere la vettura più performante ma per una serie di circostanze non era riuscita a capitalizzare. In Germania c’è stato l’errore di Vettel su pista bagnata mentre era leader della gara ed in Ungheria, le qualifiche bagnate, avevano permesso ad Hamilton di gestire la corsa nonostante la superiorità della Rossa. In Belgio Vettel è riuscito a liberarsi piuttosto agevolmente di Hamilton che non aveva la velocità per riuscire ad impensierirlo. Come potete osservare dai grafici in basso, Vettel è stato nettamente più veloce di Hamilton. 2 decimi al giro nel primo stint con gomme super soft e ben 4 decimi nella seconda parte di gara quando Hamilton ha completamente tirato i remi in barca avendo capito che non ci sarebbe stata nessuna possibilità di competere contro questa Ferrari.

Ferrari si è dimostrata superiore in tutto alla Mercedes. La potenza della nuova Power Unit made in Maranello è superiore a quella dei rivali ma, i dati del GPS, dimostrano che la SF71H è stata superiore alla Mercedes soprattutto in trazione. Hamilton, in uscita dalle curve lente perdeva nei confronti della Ferrari dai 2 a 3 decimi. Questo fattore è da tenere molto in considerazione perché potrebbe fare la differenza anche a Monza visto che la trazione sul tracciato brianzolo sarà molto importante.

Hamilton ha raccolto il massimo in questo fine settimana?

Hamilton in questo fine settimana è riuscito ad ottenere il massimo. Sul bagnato aveva portato la sua Mercedes in pole position andando oltre la potenzialità della vettura che, sull’asciutto, era destinata ad una seconda fila. La nuova evoluzione della Power Unit non è riuscita a colmare il deficit di potenza nei confronti della Ferrari che in Belgio è sembrato essere più grande del previsto anche grazie all’efficienza aerodinamica della SF71H che è in grado di viaggiare molto scarica per il tanto carico che riesce a generare dal corpo vettura.

In casa Mercedes devono sicuramente correre ai ripari se vorranno lottare con la Ferrari perché con questa vettura per loro sarà molto difficile. Già a Monza ci saranno importanti novità sulla W09 per andare a risolvere alcune lacune come l’efficienza aerodinamica e la trazione.

Verstappen a podio, il massimo possibile per Red Bull?

Red Bull in tutto questo fine settimana non ha mai dimostrato di avere la velocità per andare ad impensierire Ferrari e Mercedes. Nonostante la nuova benzina il gap di potenza nei confronti dei due top team è sembrato molto elevato tanto da costringere i piloti ad utilizzare un’ala posteriore in versione Monza. Abiteboul ha parlato di 10 CV di gap in regime di gara, mentre per quanto riguarda la qualifica il gap è più difficile da quantificare anche se è ipotizzabile che sia superiore ai 40 cv. A Monza dovrebbe arrivare l’ultima evoluzione della Renault con i due piloti Red Bull che, in caso di utilizzo, andrebbero in penalità. Red Bull sarà costretta a soffrire anche nella prossima gara per poi avere una delle ultime chance di vittoria di questa stagione visto che si correrà sul tracciato cittadino di Singapore.

Perché Raikkonen è stato costretto al ritiro?

Per i pilota finlandese è stato un fine settimana davvero sfortunato. In qualifica aveva il potenziale per lottare per la pole position ma a causa di un errore ai box è stato costretto al sesto posto in griglia. Posizione che gli è stata fatale al via quando è stato coinvolto in un contatto che gli ha provocato la foratura della gomma posteriore destra.

La foratura ha provato un grosso danno alla parte terminale del fondo che ha fatto perdere moltissimo carico. Il finlandese è stato successivamente costretto al ritiro per un problema all’ala mobile che non garantiva la completa sicurezza in quanto andava ad aprirsi da sola anche in punti in cui serviva il massimo carico. Un vero peccato perché, vedendo le prestazioni di Vettel, il podio era facilmente raggiungibile e sarebbe stato possibile mettere pressione ad Hamilton. Questo ritiro ha permesso alla Mercedes di allungare nella classifica costruttori portando il suo vantaggio a 15 punti.

Bottas quarto nonostante un contatto al via: come ha fatto?

Bottas è riuscito a terminare al quarto posto partendo dal fondo della griglia. Il pilota finlandese, in partenza, ha tamponato la Williams di Sirotkin danneggiando la sua ala anteriore. Contattato che è stato investigato dai commissari fine gara con Bottas che è stato penalizzato di 5 s. Il pilota finlandese è stato aiutato dalla Sefety Car che gli ha permesso di sostituire l’ala anteriore danneggiata senza perdere ulteriore tempo. Bottas ha ottenuto il massimo risultato possibile e questo ci fa capire la grossa differenza prestazionale che esiste tra i top team e il resto della griglia. In questa stagione stiamo assistendo a rimonte di Mercedes, Ferrari e Red Bull che sono fin troppo facili a dimostrazione che esiste una vera e propria Formula 1 di Serie A e una di Serie B.