Formula 1, GP Singapore. Le novità tecniche viste in pista il venerdì

Formula 1

Cristiano Sponton

In cerca della perfezione aerodinamica, Ferrari e Mercedes portano in pista a Singapore diverse novità. Dal fondo ai bargeboards per Ferrari fino alle nuove appendici aerodinamiche sull’ala posteriore e su Halo per Mercedes

SINGAPORE, LA CRONACA DEL GRAN PREMIO

LE CLASSIFICHE

Dopo i due ultimi Gp, disputati su circuiti da basso carico aerodinamico, i team sono scesi in pista sul circuito cittadino di Singapore che richiede un setup aerodinamico e meccanico completamente diverso rispetto ai precedenti. Tappa di Singapore che è sempre molto importante perché i team, negli ultimi anni, ci hanno abituato a portare in pista diverse novità tecniche per affrontare nel migliore dei modi la parte terminale di stagione.

Ferrari in pista con nuovo fondo e novità ai bargeboards

La scuderia di Maranello, per cercare di colmare il divario di punti che la separa dalla Mercedes, sta accelerando lo sviluppo tecnico di questa già ottima SF71H. Per questo fine settimana è stato portato in pista un nuovo fondo che prevede delle modifiche di micro-aerodinamica nella zona dei bargeboards. Bargeboards che, dallo scorso anno, stanno subendo tantissime modifiche in quanto sono tra gli elementi più importanti della monoposto: dei veri e propri generatori di vortice che devono garantire il miglioramento del flusso diretto verso il fondo vettura, per “alimentare” il diffusore con flusso d’aria molto energetico in modo da incrementare il carico aerodinamico.

Oltre a questa importante funzionalità, questi elementi aerodinamici hanno altre funzioni: separano, canalizzano e indirizzano i flussi provenienti dall'ala anteriore verso il fondo, le prese d’aria dei radiatori e l’esterno delle fiancate. Tutti i bargeboards, dai più semplici ai più complessi, hanno in comune una caratteristica: non vanno mai a raccordarsi con il bordo di ingresso delle prese d’aria dei radiatori, bensì lo aggirano. In tal modo, i deviatori scaricano i loro strati limite all'esterno della monoposto.  Inoltre i bargeboards vengono utilizzati per guidare l'aria turbolenta dalla scia dell'ala anteriore, lontano dal flusso d'aria vitale sotto la monoposto. Il bordo inferiore e posteriore di un bargeboard crea un vortice che viaggia lungo il bordo inferiore esterno del sidepod, agendo come un pannello esterno o diga che contribuisce a sigillare l'area di pressione inferiore, sotto la macchina. 

Oltre al nuovo fondo, la Rossa, ha portato in pista una nuova ala posteriore ad alto carico, con gli endplate “forati” riprendendo una soluzione tecnica lanciata dalla McLaren e ripresa successivamente da Mercedes e Renault.

Come potete osservare dall'immagine in alto è stato creato un vero e proprio foro che permette all'aria di entrare al di sotto dell'alettone posteriore per cercare di aumentare la differenza di pressione tra il dorso ed il ventre dell'ala in modo da aumentare il carico aerodinamico generato. 

Rispetto alla versione utilizzata a Monza le soffiature nella parte alta degli endplate sono state aumentate e il bordo d’ingresso è stato chiuso. Su questa pista la gestione dei vortici di estremità non è così importante in quanto l’obbiettivo principale è la downforce.

Nuove soffiature sull’ala posteriore per Mercedes

Mercedes, su una pista che non sembra essere tra le migliori per la W09, ha portato alcune nuove soluzioni tecniche per cercare di aumentare la competitività della monoposto sui circuiti ad alto carico.

Al posteriore, come potete osservare nell’immagine di destra, è stata aumentata la dimensione dell’ultima soffiatura sul bordo d’uscita degli endplate. Oltre a questo sono stati fatti alcuni interventi di dettaglio nell’appendice aerodinamica collocata sulle prese d’ingresso dei freni posteriori. Come potete osservare dal confronto, è stato inserito un doppio profilo riprendendo una soluzione già utilizzata con successo dalla Ferrari. Gli ingegneri aerodinamici, con questi piccoli interventi, stanno cercando di controllare nel migliore dei modi le turbolenze generate dal rotolamento delle gomme posteriori in modo da garantire un flusso d’aria più pulito nella zona esterna del diffusore, molto importante per generare carico aerodinamico.

Oltre alle novità sopracitate, utilizzate su entrambe le monoposto, sono state fatte delle prove sulla monoposto di Bottas con l’utilizzo di alcune appendici aerodinamiche posizionate sul sistema di protezione Halo. Come potete osservare dal confronto in basso sono state collocate, sulla parte alta dell'anello, delle appendici aerodinamiche. Appendici che il regolamento tecnico permette di utilizzare e che devono rimanere all’interno dei 20 mm d'altezza.

Una soluzione che va ad energizzare un flusso particolarmente disturbato dal componente Halo e che potrebbe così generare una perdita importante di carico aerodinamico sull'alettone posteriore.

Nei box di Singapore, sulla W09 di Bottas è montata una specifica diversa rispetto a quella "standard" di Hamilton che presenta delle appendici aerodinamiche.