Formula 1, GP Giappone 2018. Come arrivano i top team a Suzuka?

Formula 1

Cristiano Sponton

GP del Giappone (Foto: Sutton)

Mercedes sembra aver riacquistato un certo margine sulla Ferrari. L’analisi del distacco chilometrico di Sochi dà evidenza della situazione. Adesso arriva Suzuka, pista molto tecnica e tra le più complete della stagione dove la situazione potrà essere confermata o smentita categoricamente. Non resta che attendere la gara, domenica mattina alle 07.10 (pre dalle 05.30) su Sky Sport Formula1 e Sky SportUno

LA CRONACA DEL GP GIAPPONE

Mercedes, leader sia nella classifica costruttori che in quella piloti, arriva in Giappone con tante certezze visti i passi avanti fatti dalla W09 dopo la pausa estiva. I problemi legati alla gestione degli pneumatici sembrano essere definitivamente risolti e, anche a livello aerodinamico, grazie agli sviluppi portati in pista nelle ultime settimane la situazione sembra decisamente migliorata.  

Se Mercedes è riuscita a progredire, Ferrari invece sembra aver fatto un passo indietro a livello prestazionale. Il primo indizio lo avevamo avuto a Singapore ma si pensava inizialmente che il tutto fosse dipeso principalmente da un errato setup meccanico e aerodinamico della SF71H. A Sochi abbiamo avuto la dimostrazione che la Rossa non è più la vettura leader, il che si evince chiaramente dal distacco chilometro tra i top team. Dopo Monza, Ferrari era leader in questa classifica ma i risultati degli ultimi due GP hanno evidenziato un chiaro sorpasso da parte di Mercedes.

Nell’opaca prestazione della Ferrari a Sochi ha molto sorpreso la mancanza di potenza nei confronti di Mercedes, aspetto che aveva spesso fatto la differenza in questa annata. Rumors provenienti dal paddock indicano che, a partire da Singapore, la FIA, su indicazione di Renault, abbia installato un secondo sensore nella batteria della Ferrari per controllare in modo molto più preciso l’energia utilizzata dalla Rossa nel sistema ibrido. Anche i dati del GPS dimostrano che, da Singapore in poi, la SF71H ha perso 15 cv di potenza massima e questo potrebbe dipendere proprio da questo ulteriore sensore che non permette di sfruttare il tanto vociferato “trick elettrico” che la Ferrari ha iniziato a sfruttare dal GP di Austria in poi.