Formula 1, GP Brasile 2018. Preview tecnica del weekend a Interlagos

Formula 1

Cristiano Sponton

Ecco tutto quello che c’è da sapere per prepararsi al meglio per il penultimo appuntamento del mondiale di Formula 1 sul circuito di Interlagos: dal set up delle monoposto al carico sopportato dalle Power Unit in altitudine, dal recupero di energia alla scelta delle mescole degli pneumatici. Il GP del Brasile è in diretta su SkySportF1 (canale 207), qualifiche in onda sabato dalle 18 e gara domenica dalle 18:10 (pre alle 16:30). Appuntamento in live streaming su Skysport.it!

LA CRONACA DEL GP DEL BRASILE

La penultima gara del mondiale 2018 si corre a San Paolo sul circuito situato nel sobborgo di Interlagos. L’autodromo dedicato all’eroe locale, il pilota José Carlos Pace, è stato situato tra due laghi artificiali Guarapiranga e Billings, costruiti all'inizio del XX secolo per rifornire la metropoli di acqua ed energia elettrica. Il tracciato,  lungo 4309 m, si trova in altura, a 786 m sul livello del mare, ed è caratterizzato da notevoli dislivelli per una differenza massima altimetrica di 40 m. La pista è considerata da medio/medio-alto carico aerodinamico.

Come è fatta la pista

Il primo settore, composto da tre rapidi cambi di direzione dopo la staccata impegnativa di curva 1 è il tratto della pista che, sulla carta, sembra adattarsi piuttosto bene alle caratteristiche tecniche della Ferrari. A seguire, il lungo rettilineo evidenzierà come la potenza di SF71H e Mercedes potrà fare la differenza sul motore Renault della Red Bull.
Il secondo settore è quello più tecnico, dove sarà importante avere tanto carico aerodinamico per essere precisi in inserimento e dove sia il grip meccanico che lo sfruttamento ottimale degli pneumatici saranno fondamentali.
La potenza della Power Unit sarà decisiva anche nell’ultima parte del circuito, dove saranno necessari anche un ottimo grip meccanico e una buona trazione in uscita dalla curva Junçao (13).

Non siamo ai livelli del Messico, ma comunque in altura

Gli oltre 2000m sul livello del mare di Città del Messico hanno creato problemi non indifferenti ai team di Formula 1, costretti ad optare per un set-up particolare, cercando di ottimizzare le prestazioni minimizzando gli effetti della rarefazione dell’aria. Interlagos è situato 786m s.l.m, le condizioni sono quindi simili a quello incontrate nel GP del Messico.  

Interlagos è un circuito di media severità per il motore, utilizzato a pieno carico per il 68% del tempo ma può essere abbastanza severo per la turbina che deve girare più a lungo al massimo regime per produrre la pressione in presenza di aria leggermente rarefatta, come accade anche in Austria e maggiormente in Messico (circa 2.000 giri/min addizionali per il turbo).
I consumi non sono eccessivi su questa pista, che, secondo i dati di Magneti Marelli, richiede 97kg di carburante per completare la gara con la massima prestazione (no fuel saving).

Sul tracciato di Interlagos è possibile recuperare 589 kJ in frenata con la MGU-K e 2456 kJ in accelerazione con la MGU-H per un totale di 3045 kJ per giro, un valore tra i più bassi del campionato assieme Messico, Canada, Monaco e Austria (in questi ultimi il giro è abbastanza corto). Il contributo dell’ERS su questo circuito vale 2”2 per ogni giro e 14 km/h di velocità di punta.

Quali sono state le mescole scelte per il GP del Brasile?

Pirelli porterà in Brasile gli stessi compound utilizzati nel 2017: le Medium, le Soft e le Supersoft. Le numerose curve del tracciato metteranno sotto stress gli pneumatici a causa degli elevati carichi a cui le gomme sono sottoposte e alla variabile meteo che potrebbe prevedere temperature elevate.

Mercedes, Ferrari e Red Bull avranno a disposizione nove set di coperture SuperSoft, ad eccezione di Raikkonen che ne ha selezionati otto. Il finlandese avrà a disposizione un set in più di gomme medie e questo lascia pensare che Ferrari durante le FP2 farà delle comparazioni per preparare al meglio la strategia di gara. Anche Mercedes ha differenziato le scelte tra i piloti con Bottas che avrà a disposizione un set in più di medie ed uno in meno di Soft rispetto al compagno di squadra.
La maggior parte delle altre squadre sulla griglia si è orientata per una scelta simile, optando per otto o nove treni di SuperSoft, McLaren a parte che ha deciso di impiegarne sette. I set di gomme medie sono pochi per tutti i team, ma potrebbero rivelarsi utili in gara se le temperature della pista saranno elevate. Da rilevare come dalle simulazioni, la differenza prestazionale su questo tracciato tra gomma Super-Soft e Soft risulti pari a 0”1 mentre tra Soft e Medium risulta di 0”2.