Dopo le libere del GP del Bahrain dominate dalla Ferrari, il team principal della Rossa ospite di Paddock Live Show: "Mondiale lungo, la Mercedes è ancora quella da battere ma i conti li faremo alla fine". E spiega il "modello Ferrari", tra passato e l'armonia ritrovata. Poi aggiunge: "In Australia nessun poroblema power unit". Il 31 marzo GP in diretta esclusiva su Sky Sport F1 (canale 207) e Sky Sport Uno (canale 201)
Un grande venerdì per la Ferrari e un grande post prove libere su Sky Sport F1 (canale 207). Mattia Binotto, team principal della Ferrari, ospite di Paddock Live Show con Federica Masolin, Carlo Vanzini, Davide Valsecchi e Marc Gené. "Quando la Ferrari mi ha chiesto di fare il team principal non è stata una sorpresa - ha esordito Binotto - se ne parlava da tempo anche con Arrivabene. Raggiungimento di un sogno nemmeno, sono sempre stato ferrarista e volevo lavorare qui a prenscindere dal ruolo e dare il mio contributo".
Il modello Ferrari e il concetto di armonia
"Ho iniziato in Ferrari nel 1995 come stagista e da lì è nata una storia interessante. Ho visto la Ferrari negli anni più gloriosi e quello che facciamo oggi è anche guardare a quello che abbiamo fatto un tempo. Anche l'armonia vissuta. Siamo determinati".
Venerdì alla rovescia rispetto all'Australia?
"Troppo brutta quella Ferrari per essere vera - commenta ma qui è solo venerdì. La Mercedes è ancora quella da battere. Vettel e Leclerc prudenti nelle interviste dopo le libere? Serve restare concentrati. Siamo migliorati, piloti più tranquilli e alcune cose le abbiamo corrette. Non sarà un'altra Australia e la stagione è lunghissima. Il risultato di domani non sarà la conclusione di una stagione. I conti li faremo alla fine”.
Non si può abbassare la guardia
"Non si può abbassare la guardia, il venerdì non è mai veritiero. Si capisce il bilanciamento, limiti e si ottimizza la macchina. Con più o meno benzina, il ritmo gara di oggi forse è stato il dato più significaivo perché ci si nasconde meno. Ma era veloce anche quello degli altri".
L'approccio di Leclerc
“Va ricordato che è stato sempre un pilota Ferrari. Ci conosce, ha fatto i test e conosce l'ambiente e il modo in cui lavoriamo. Si sta impegnando moto. E' stato a Maranello per diversi giorni e spesso dovevo mandarlo a casa. Questo sta facendo la differenza”.
Differenza Leclerc-Vettel
"Esperienza diversa ma non l’approccio. Vettel è un 4 volte campione del mondo e ha tanto da dare e raccontare. Charles ha da dare il suo talento ma sul metodo deve imparare e si sta impegnando. Leclerc molto veloce? È bravo, ma non è il giro delle libere del venerdì che ce lo deve dire".
Su Camilleri presente al box Ferrari
"L'ad ha parlato della pressione che c'era e il nostro dovere come responsabili, compreso l'amministratore delegato e il presidente, è togliere la pressione dai ragazzi. Sono concentrati su una stagione lunga, sanno che i test di Barcellona sono andati bene e che la macchina c'è. Da parte nostra cerchiamo anche di non ascoltare quello che viene detto all’esterno dai giornalisti e quello che viene scritto sui giornali. Siamo tutti concentrati, non siamo del tutto a posto con l’assetto ma ci lavoreremo nelle prossime ore”.
Nel non capire c'è un'opportunità
"Capire tutto è difficile. Siamo al terzo circuito che questa macchina ha visto e siamo in fase di apprendimento. Piloti e tecnici cominciano a conoscerla meglio e il processo continua. Dobbiamo analizzare i nostri dati, la pista in Australia era molto diversa da quella in Bahrain, e lì non ci siamo mai trovati bene. Qui ci avvicnaimo di più a Barcellona, una pista non così lisca come quella catalana, ma ogni gara sarà una cosa a sé. Noi dobbiamo capire, adattarci in una stagione lunga. Siamo contenti di esserci e provarci. In Australia nessun poroblema power unit".
Su Mick Schumcher
"Un'emozione vedere Mick Schumacher in pista. Ragazzo bravo, gentile, educato e desideroso di fare bene. L'approcio è come quello del padre, vuole tirare fuori il massimo ed è stato bello vedere la mamama Corinna qui al paddock".