Formula 1, Ferrari: salvo il motore della macchina di Leclerc, sarà usato in Cina

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Mara Sangiorgio

La gara del Bahrain si è conclusa con un esito del tutto inaspettato. Leclerc ha dominato per tutta la gara, ma è costretto alla terza posizione finale per problemi al motore, in particolare per colpa di un iniettore del cilindro danneggiato. L'attenzione è sempre centrata sui problemi di affidabilità della Ferrari, ma fortunatamente il motore della SF90 del monegasco è salvo per il prossimo GP in Cina

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Dietro la delusione per la vittoria sfiorata i motivi per sorridere ci sono. Almeno per Charles Leclerc.  Il monegasco si è appena messo alle spalle uno dei weekend più solidi da quando è in Formula Uno, salendo per la prima volta sul podio. Ma soprattutto la power unit che lo ha tradito in Bahrain è salva e potrà essere montata sulla SF90 a Shanghai, per poi valutarne la durata. Ricordando che per regolamento la stagione deve essere affrontata solo con tre motori, dover passare alla seconda unità alla terza gara sarebbe stato un colpo pesante, visto che ogni power unit dovrebbe durare almeno 7 gare.

L'iniettore del cilindro danneggiato

Nonostante nei giri successivi all'allarmato team radio di Leclerc dal muretto box Ferrari avevano sottolineato come in quel momento il suo motore non poteva usufruire del sistema di recupero dell'H, il team principal Mattia Binotto a fine gara ha confermato che a creare problemi è stato un iniettore di un cilindro, componente facilmente sostituibile.

Continuano i problemi di affidabilità

Ritrovata la prestazione persa in Australia, dopo il Bahrain la Ferrari è costretta a dare altre risposte. Rimaste forse ancora in sospeso dopo i problemi di affidabilità avuti a Barcellona durante i test invernali. La SF90 a Sakhir è tornata a brillare e sorprendere per sue qualità, ma non è bastato. L'affidabilità, nella moderna Formula Uno, è indispensabile quanto telaio e motore. La stagione è ancora lunga ma la Mercedes ha già archiviato due doppiette e le parole vietato sbagliare stanno per diventare d'obbligo.