Formula 1, GP Germania: l'analisi tecnica delle prove libere a Hockenheim

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Cristiano Sponton

Brilla la Ferrari in entrambe le sessioni di prove libere sul circuito dell'Hockenheimring, con una SF90 che sembra essersi adattata molto bene alle temperature infernali. Mercedes ha sofferto particolarmente il caldo, mentre la Red Bull è rimasta in ombra

Il GP è in diretta esclusiva domenica 28 luglio alle 15.10 su Sky Sport F1

LA DIRETTA DEL GP DI GERMANIA

Nell’inferno di Hockenheim brilla la Ferrari SF90 che sembra adattarsi molto bene alle alte temperature della pista (sono stati raggiunti 51°C) che ci sono state durante le prove libere 2. Temperature che, nei prossimi giorni, causa maltempo, dovrebbero abbassarsi notevolmente ed è per questo che i dati emersi da queste FP2 potrebbero non trovare corrispondenza con quanto vedremo domani in qualifica e domenica durante la gara. Ferrari è andata sicuramente bene sia nelle FP1 che nelle FP2 cogliendo in entrambe le sessioni i migliori riscontri cronometrici. Mercedes, invece, ha sofferto maggiormente il caldo rispetto al team italiano ma i dati che emergono dalla simulazione gara dimostrano quanto sia temibile la W10 anche in condizioni ambientali che non si sposano alla perfezione con il progetto anglo-tedesco. Leggermente in ombra la Red Bull che ha raccolto soltanto il quinto tempo con Verstappen e il quindicesimo con Gasly che non è riuscito a sfruttare al meglio le gomme soft. Il pilota francese ha ottenuto il suo “best time” con le gomme medie e, durante la simulazione gara, è stato autore di un incidente all’ultima curva che ha costretto il direttore di gara ad esporre la bandiera rossa. Il pilota olandese, intervistato al termine delle prove libere, non è parso molto preoccupato dimostrando di avere la convinzione che, domani, e domenica la RB15 avrà il potenziale per lottare con Mercedes e Ferrari: “Ancora non abbiamo trovato il bilanciamento perfetto, ma neppure abbiamo potuto fare un tentativo pulito per problemi vari, tra cui uno al motore, quindi siamo più vicini di quanto sembri”  

Tra i team di seconda fascia è giusto segnalare le prestazioni della Racing Point che ha portato una vera e propria versione B della sua vettura. Stroll ha ottenuto un incoraggiante settimo posto e Perez il decimo. Una Racing Point che si candida per portare almeno una delle sue vetture nel Q3 delle qualifiche di domani.

Analisi Long run Prove Libere 1

Prima di analizzare i dati delle Prove Libere 2 ci concentriamo sulle simulazioni gara fatta da Mercedes, Ferrari e Red Bull durante le FP1. I team, sapendo che domani e domenica sarà più fresco hanno sfruttato la sessione mattutina per girare, nella parte conclusiva delle libere, con parecchia benzina a bordo. Soprattutto Mercedes ha effettuato parecchi giri con Hamilton e Bottas ottenendo degli ottimi riscontri a livello cronometrico. Come potete osservare dal grafico in basso, Hamilton, è stato quello che ha avuto il miglior ritmo ed è riuscito a girare più veloce di Bottas, a parità di mescola, di circa 2 decimi. Il degrado delle gomme è visibile dall’innalzamento dei tempi che si nota giro dopo giro.

La Ferrari non ha programmato un piano di lavoro similare a quello di Mercedes, infatti, i giri con parecchia benzina a bordo sono stati soltanto 2. Il primo giro cronometrato per Vettel e Leclerc è stato piuttosto alto e solo nel secondo hanno messo a segno un tempo degno di nota. Il “time attack” di Vettel è stato il secondo più veloce, in quanto, solo Lewis è riuscito a fare meglio del pilota tedesco. Charles, invece, ha avuto un giro con un tempo similare al “time attack” di Verstappen che, tra i piloti analizzati, è stato quello con il ritmo peggiore.

Simulazione di qualifica Prove Libere 2

Nel primo tentativo, quando i piloti utilizzano i compound più duri, Mercedes è stata la più veloce. Hamilton a parità di gomma ha inflitto 8 decimi a Vettel mentre i tempi di Bottas e Leclerc con le hard sono stati pressoché similari. Leclerc ha ottenuto il tempo al primo giro lanciato e successivamente è subito rientrato ai box per dei problemi ai freni.

Nel secondo tentativo, quando i piloti utilizzano le gomme soft e mappature motore più spinte rispetto al primo tentativo, la Rossa, ha colto il primo ed il secondo tempo. Mercedes, specialmente con Hamilton, non è staccata di molto mentre, Bottas, sembra avere qualche difficoltà in più rispetto al compagno di squadra.

Se analizziamo i singoli intertempi possiamo notare che, la SF90, è molto veloce nel primo settore e fa la differenza nei confronti della W10 specialmente in quello centrale. In questa sezione di pista, Leclerc e Vettel, hanno inflitto un gap ad Hamilton di quasi 3 decimi. Decimi che il cinque volte campione del mondo recupera in quello finale dove sono presenti tantissime curve guidate di media- bassa velocità. Proprio in questo ultimo tratto di circuito Leclerc ha costruito il suo miglior tempo nei confronti di Vettel visto che è riuscito ad essere più veloce rispetto al tedesco di quasi 2 decimi mentre, nel tratto 1 e 2 era stato più lento rispetto al compagno di squadra.

Simulazione di gara Prove Libere 2

La simulazione di gara ci hanno mostrato dei risultati similari a quelli visti stamattina. Ferrari veloce ma, Mercedes, sembra avere qualcosa in più a serbatoi carichi. Il piano di lavoro in casa Ferrari è stato diversificato: Vettel è partito con le medie per poi montare le soft mentre, Leclerc, ha usato inizialmente le rosse e successivamente le Hard. Hamilton e Bottas, invece, hanno utilizzato inizialmente le soft e le medie nel secondo stint. Il miglior time attack è stato quello di Verstappen che nel suo primo giro lanciato è riuscito a girare con la sua RB15 in 1:18,932. Unico pilota che è riuscito a scendere sotto il muro del 1:19 nella simulazione del primo stint di gara. Dal grafico in basso si nota una costante su tutti i piloti analizzati: il degrado termico è stato molto elevato, infatti, i tempi sono saliti repentinamente giro dopo giro. Il primo stint di simulazione di Vettel è stato piuttosto corto perché le gomme medie utilizzate da Vettel avevano subito uno spiattellamento che creava grossi problemi di vibrazione al quattro volte campione del mondo.

Se andiamo ad analizzare le medie possiamo notare che, Verstappen, è riuscito ad essere il più veloce rifilando pochi centesimi di secondo ad Hamilton e Leclerc. Lo stint del pilota olandese è stato di 10 giri, uno in più rispetto ad Hamilton e ben 5 in più di Leclerc.

Nella seconda parte di simulazione, effettuata con i compound più duri, Mercedes è stata la più veloce con Hamilton. Hamilton, oltre ad essere stato il pilota con il miglior ritmo è stato quello che ha avuto il miglior “time attack” girando in 1:18,3. Anche con questi compound si nota chiaramente il degrado delle gomme visto che i tempi, giro dopo giri, continuano ad alzarsi.

Osservando le medie possiamo notare che, il cinque volte campione del mondo, ha inflitto 2 decimi a Leclerc (usava le hard) e 3 a Bottas. Più staccato Vettel che con le soft è quello che ha sofferto maggiormente. 

Sicuramente se le temperature domani saranno similari a quelle di oggi è molto probabile che i team più forti proveranno a qualificarsi in Q2 con le medie in quanto le soft, specialmente a pieno carico, hanno dimostrato di avere un alto degrado. Difficile dire chi sia il favorito perché la Ferrari è sembrata essere molto forte in condizioni di qualifica mentre, Mercedes, sembra avere qualche decimo di vantaggio in condizioni di gara.