Dopo le qualifiche si va verso una gara equiibrata: le Rosse imprendibili nei rettilinei, le Frecce d'argento recuperano terreno nei tratti guidati. E Vettel, che paga il fatto di non aver potuto usufruire della scia, supera il compagno di squadra in curva. Domenica Gran Premio in diretta esclusiva su Sky Sport F1 (canale 207) e Sky Sport Uno (canale 201)
Qualifiche tiratissime e rocambolesche quelle di oggi a Monza. La confusione generatasi alla fine del Q3 con tutti i piloti quasi in “surplace” alla ricerca di una scia, ha fatto sì che nessuno potesse fare l’ultimo tentativo. La pole position è andata quindi a Charles Leclerc che era stato il più veloce nel primo tentativo dell’ultima frazione. L’equilibrio però è stato notevole, con i primi 4 (le due Mercedes e le due Ferrari) racchiuse in appena 150 millesimi. Vediamo i riscontri velocistici di ciascuno dei top 4 per capire meglio come si è formata la classifica.
Leclerc e Ferrari in assoluto i più veloci nei rettilinei
È la SF90 numero 16 la più veloce in tutti e 3 i grandi allunghi di Monza. Leclerc, con anche la più alta velocità di giornata, arriva a 354 km/h sul rettilineo principale, inarrivabile per tutti. Hamilton con una scia importante si ferma a 345, mentre Vettel da solo arriva a 344.
Le curve sono di Mercedes
È però notevole il vantaggio di velocità che Mercedes esprime nei tratti misti della pista. Alla prima variante infatti il più rapido di tutti è proprio Lewis Hamilton che passa a 72 km/h, contro i 70 di Vettel e i 69 di Leclerc. Alla Roggia è ancora Hamilton il più veloce con 119 km/h, contro i 113 di Vettel e i 111 di Leclerc. Le due curve di Lesmo vedono l’alternarsi Bottas (più rapido alla prima) e Hamilton (più rapido alla seconda). Alla variante Ascari è poi Bottas velocissimo con 197 km/h, molto più veloce del suo compagno di squadra e del duo Ferrari. Alla parabolica è ancora il finlandese il più rapido con 2 km/h di vantaggio sulla Ferrari numero 5 e 5 km/h sul compagno di squadra.
Vettel senza scia ma grande guida
Se è vero che Vettel si è classificato quarto, è altrettanto vero che è l’unico dei top 4 che non ha potuto avere una scia nel giro più importante. Il deficit di velocità negli allunghi rispetto al compagno di squadra si fa notare (10 km/h nel rettilineo principale). Allo stesso tempo però il tedesco quattro volte campione del mondo esprime una guida con velocità in curva davvero notevoli. È infatti il secondo più veloce, vicinissimo alle Mercedes alle due curve di Lesmo e alla curva Parabolica. L’impressione è che se avesse avuto una scia avrebbe potuto tranquillamente essere in prima fila e sfidare seriamente Charles Leclerc per la pole. Con questa situazione così livellata è verosimile aspettarsi una gara combattutissima domani, impossibile fare pronostici per una gara che sarà da coltello tra i denti ad ogni giro con ogni probabilità.