F1, GP di Russia 2019: la gara di Sochi vista dalla pista

Formula 1

Mara Sangiorgio

A Sochi l'uno-due Mercedes che non ti aspetti dopo un weekend all'insegna della Ferrrai. Hamilton torna così alla vittoria, mentre per la Rossa una gara che sa di occasione persa

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E’ l’uno due che non ti aspetti. Insperato a tal punto da far ritrovare il sorriso e la parte più infantile a Lewis Hamilton che riabbraccia Madre Russia per la quarta volta in sei edizioni. Il cinque volte campione del mondo è tornato a vincere per la prima volta dopo la pausa estiva, capovolgendo – con astuzia e bravura – l’esito di un fine settimana che fino al ritiro di Sebastian Vettel sembrava aver preso per la prima volta qui la direzione della scuderia italiana. Il problema di affidabilità alla parte ibrida della power unit del tedesco, che ha causato l’ingresso della virtual safety car, si è trasformato nell’occasione migliore per la Mercedes che fino a quel momento stava inseguendo e anche a distanza. Un doppio pit stop in quel frangente ha permesso al britannico di restare in testa alla gara, mentre Charles Leclerc è stato richiamato due giri dopo per montare gomme soft come i rivali rientrando alla fine persino dietro a Valtteri Bottas. Per il monegasco non c’è stato poi più nulla da fare. Il terzo posto di Leclerc che scattava dalla pole sa tanto di grande occasione mancata per la Ferrari, che tecnicamente qui si era confermata la vera minaccia. Problema di affidabilità a parte, e gestione dei due piloti, che ancora una volta si sono trovati a chiedere spiegazioni su posizioni da mantenere o ridare, in quello che inizialmente è sembrato un pasticcio del muretto Ferrari. Qualcuno proprio per quello ha usato la parola karma, che è tornato così a sorridere a Lewis Hamilton che classifiche alla mano, con due vittorie, avrà il suo sesto Mondiale in mano.