Sky Racing Team VR46: "Ma il nostro ottimismo è intatto"

MotoGp
Il pilota dello Sky Racing Team VR46 è 4° in classifica generale con 110 punti -

Poca fortuna al Sachsenring per i ragazzi del team manager Guareschi. Fenati caduto al 3° giro scende al 4° posto in classifica. Bagnaia non ha gareggiato per il polso dolorante. L'ascolano: "Sarebbero stati punti importanti, faremo meglio"

Si volta pagina, con tutti gli acciacchi, i problemi tecnici e quel pizzico di sfortuna che ha caratterizzato il GP di Germania dello Sky Racing Team VR46. Un po' di vacanza e poi tutti concentrati verso Indianapolis, la 10° tappa del Motomondiale 2014. Non tutti i mali vengono per nuocere. Appurato che la caduta occorsa a Romano Fenati, mentre era in piena rimonta al terzo giro, non ha provocato grossi traumi e che il polso che ha impedito ancora a Pecco Bagnaia di gareggiare sta migliorando, l'attenzione è già verso il futuro e l'ottimismo per quanto riguarda l'intero campionato non è diminuito. Fenati è fermo a 110 punti ed è sceso in classifica al 4° posto, superato da Binder, Masbou e Marquez, ma niente è perso. Anzi.

Guareschi rassicurante. "E' una giornata che lascia intatto il nostro ottimismo e ci restituisce entusiasmo in vista dei prossimi GP. La vera buona notizia è che Romano sta bene e che già da Indianapolis lavoreremo con  Romano e con Pecco ristabiliti. Prima della caduta, Romano era stato protagonista di una rimonta straordinaria, scalando oltre dieci posizioni. Sarebbe andato avanti. La Germania ci restitusce comunque un grande feedback, sia per quanto riguarda le moto sia per piloti e staff. Sarebbe stato impensabile vincere 3 gare ed essere nelle prime posizioni della classifica piloti già a metà stagione al primo anno di vita, nessuno se lo aspettava".

Fenati raccoglie la sfida
. "Al Sachsenring è stata una gara difficile che si è conclusa con una caduta. Sono dispiaciuto sarebbero stati punti importanti, ma il campionato è ancora lungo e faremo meglio".

Bagnaia carico. "Non ho gareggiato perchè non valeva la pena rischiare di compromettere la fase di riabilitazione. A Indianapolis sarò al 100%".