La nona sinfonia di Ludwig Van Marcoven

MotoGp
GP Germania, ancora una volta Marquez: suo il nono GP davanti a Pedrosa e Lorenzo (Foto Getty)
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C'è sempre e solo Marquez, in MotoGP: non c'è condizione climatica nè avversario che tenga, anche il GP di Germania è finito nelle sue mani. E siamo solo a metà stagione...

di Lucio Rizzica

Ludwig Van Beethoven, tedesco di Bonn, scrisse la sinfonia n.9 in Re minore. Marc Marquez la sua sinfonia l'ha dipinta sul tracciato del Sachsenring, in Germania, comportandosi da Re maggiore.

Beethoven la completò oramai completamente sordo. Marquez si limita ad ammutolire gli avversari che oramai non sanno più cosa inventarsi per fermarlo. L’ultimo movimento della nona di Beethoven è l’ode ‘An die Freude’, Inno alla gioia. Ogni movimento di Marc Marquez sulla sua Honda è la gioia dell’andare in moto.

Laddove Beethoven era un artista nel dare il tempo alternando il movimento grave a quello lento, il moderato al mosso con moto, Marquez su moto, non disdegna l’adagio con prudenza, il largo se necessario, l’andante moderato se c’è da studiare gli avversari, il mosso con velocità quando si tratta di affondare e vincere.

Nonostante la partenza dalla pit-lane per aver effettuato il cambio del mezzo, al Sachenring Marquez ha vinto per la nona volta in nove gare di calendario. Scommettendo sulle slick, come quasi tutti i suoi avversari, nonostante la leggera pioggia caduta prima del via.

Se Marquez continuerà così, ad Aragon il mondiale sarà bello e archiviato. Con buona pace di Pedrosa, Lorenzo, Rossi e quanti altri non saranno stati in grado di frenarne la marcia trionfale verso la seconda iride consecutiva nelle MotoGP.

Nel 2001 la nona di Beethoven venne dichiarata dall’Unesco opera ‘Memoria del mondo’. Un po’ come il mondo sta mandando a memoria le gesta di Marquez, spuntato dal nulla e diventato in due stagioni l’uomo da battere. Per nulla adagio, ma molto cantabile, allegro molto assai, andante maestoso, allegro energico e sempre ben marcato.

Dalla prima alla nona gara di campionato. E l’impressione è che per lo spagnolo volante il bello debba ancora venire…