Moto 3: dove la pole position non conta... O quasi

MotoGp
Romano Fenati in stagione ha centrato tre vittorie, sempre senza mai partire dalla pole position (Getty)
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Solo quattro volte, su 13 Gran Premi, il pilota che è partito davanti a tutti ha poi portato a casa la vittoria. Una situazione unica nella stagione 2014. Nelle altre due categorie i successi in gara spesso nascono il sabato nelle qualifiche

Di Gianluca Maggiacomo

Il proverbio dice che chi ben comincia è a metà dell’opera. A guardare la stagione del Motomondiale, però, pare ci sia l’eccezione. È la Moto 3. Dove non è detto che partire davanti a tutti vuol dire assicurarsi la vittoria finale. Anzi. Chi semina in qualifica non sempre raccoglie in gara. L’esatto contrario di quanto avviene in Moto 2 e MotoGP, dove spesso la vittoria parte proprio dal sabato.

In Moto 3, su 13 Gran Premi, la pole position ha portato con sé il successo soltanto in quattro occasioni. Una media molto bassa. È accaduto in America e in Germania con Jack Miller, in Catalunya con Alex Marquez e in Gran Bretagna con Alex Rins. Poi, negli altri nove appuntamenti, a vincere è sempre stato un pilota che partiva un po’ più defilato. Significativo il caso di Romano Fenati dello Sky Racing Team VR 46, che ha centrato le sue 3 vittorie scattando sempre dalla seconda fila e, in Spagna, addirittura dal 10° posto.

Situazione ben diversa nelle altre due categorie, dove il pole-man è spesso il pilota che alla fine vince la gara. In MotoGP l’accoppiata è riuscita nove volte, sempre a Marc Marquez. Di queste, ben sei di fila. Più o meno la stessa musica in Moto 2, dove il primo posto in griglia è sfociato nel successo otto volte. In cinque GP l’impresa è riuscita di Esteve Rabat, leader della classifica. Per lui, come per Marquez, il proverbio vale ancora.