Lorenzo, addio Yamaha: "Nove anni irripetibili"

MotoGp
L'addio di Jorge Lorenzo alla Yamaha (Getty)
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A Valencia, il pilota spagnolo correrà la sua ultima gara con la moto della casa di Iwata. Su Twitter ha pubblicato una lettera per salutare e ringraziare il team che l’ha accompagnato nei suoi primi anni in MotoGP

Sono insieme dal 2008 e al Gran Premio di Valencia si diranno addio. Jorge Lorenzo ha preso la sua decisione, dal 2017 sarà pilota Ducati, e la Yamaha affronterà le prossime due stagioni con Valentino Rossi e con Maverick Vinales.

Non è facile lasciarsi, soprattutto quando si vincono insieme tre titoli Mondiali in MotoGP. Jorge Lorenzo ha scritto una lettera per ringraziare il team che per primo ha creduto in lui quando aveva 21 anni e due titoli mondiali in 250cc alle spalle.

Il bilancio di Lorenzo - A 29 anni è uno dei piloti più forti della MotoGP e per la prima volta da quando corre nella massima categoria cambierà moto. "Ho passato qui quasi un terzo della mia vita - crive lo spagnolo -. Abbiamo affrontato più di 150 gare insieme, ottenendo 43 vittorie e tre titoli mondiali, siamo caduti decine di volte e ci siamo rialzati riuscendo in imprese incredibili. Questi nove anni in Yamaha saranno parte della mia vita per sempre. Irripetibili. Indimenticabili”.

"Grazie a chi ha creduto in me" - Lin Jarvis, team manager Yamaha, avrà anche negato i test invernali a Jerez con la Ducati, ma Lorenzo non può evitare di ringraziare chi per primo ha creduto in lui: "Voglio ringraziare la Yamaha e soprattutto te, Lin Jarvis, per avermi dato l’opportunità di entrare subito in un team ufficiale quando avevo appena 19 anni e avevo vinto da poco il mio primo mondiale 250cc nel 2006. Voglio anche ringraziare la gentilezza e lo sforzo dei miei meccanici, a quelli che ci sono stati dal primo giorno e a quelli che sono arrivati dopo, agli ingegneri giapponesi che hanno sempre cercato di darmi una moto vincente. Senza di voi non sarebbe stato possibile. Grazie a tutti!".

L’ultima corsa, senza rimpianti - Por Fuera, scrive di andarsene a cuor leggero: "Lascio la Yamaha a testa alta, con la coscienza pulita per aver dato il meglio durante ogni prova, in ogni gara sapendo che tutto ciò che ho vissuto qui mi è servito per migliorare come pilota e come persona". Visto che quella di Valencia sarà l’ultima gara insieme, lo spagnolo spera di lasciare il team Yamaha da vincente, a maggior ragione perché le M1 non vincono da dieci appuntamenti, da quando al Gran Premio di Catalunya, Valentino Rossi tagliò per primo il traguardo. "Dal prossimo anno affronterò una nuova sfida, però ho ancora un obiettivo da raggiungere con la Yamaha: cercare di vincere l’ultima gara della stagione. Sarebbe un bellissimo modo per andarmene, facendo un ultimo regalo a  chi ha creduto in me. Ci vediamo in pista".