MotoGP, GP Catalunya. Se Lorenzo si conferma, Ducati si rinforza

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Paolo Lorenzi

Foto: Getty Images

La Desmosedici ufficiale sembra l’unica in grado di contrastare Marquez. E a Barcellona il maiorchino potrà cercare la conferma sulle novità provate al Mugello. La Yamaha deve invece giocare con le carte che ha: più o meno buone a seconda della pista

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Il fatto che le ultime due volte a Barcellona abbia vinto un italiano forse non dovrebbe illuderci troppo sul risultato della prossima gara. Il binomio Marquez-Honda è comunque il favorito anche su questa pista dove ha vinto una sola volta. Barcellona ha caratteristiche assimilabili al Mugello dove in effetti Marquez non è mai andato fortissimo, ma dove prima della caduta in gara, aveva mostrato in prova di poter stare davanti. Sul piano tecnico bisogna però fare attenzione alle Ducati, il cui potenziale è forse superiore ai risultati fin qui ottenuti: l’ultima doppietta lo conferma, ma anche a Jerez e Le Mans il risultato avrebbe potuto essere ben più ampio.

La Desmosedici si sta confermando un avversario di tutto rispetto e con l’ausilio eventuale delle appendici sembra l’unica moto in grado di potere lottare alla pari con la Honda in ogni circuito. È forte in staccata (l’arma preferita da Dovizoso), è molto veloce, ma può ancora migliorare in curva (lo scoglio maggiore di Lorenzo). Se l’ergonomia corretta trovata infine da Lorenzo, modificando il serbatoio, può davvero rappresentare una svolta, nelle prossime gare la squadra ufficiale potrà contare su entrambe i piloti.

La Yamaha, invece, supplisce di volta in volta, in base alle condizioni dell’asfalto, al tipo di gomme che trova e all’abilità del suo migliora pilota, Valentino Rossi, più adattabile di Vinales che soffre l’impossibilità di sfruttare tutta la potenza del suo motore imponendosi una guida diversa dal suo stile congeniale e più aggressivo. La Yamaha deve ancora fare i conti con un’erogazione del motore più appuntita, da regolare meglio con l’elettronica (versante su cui sono attese novità nella seconda patte della stagione) e con un bilanciamento da cercare di fino su ogni pista. Ogni gara, insomma, può dare soprese, in positivo o in negativo.