MotoGP, Petrucci terzo al GP Francia: "Podio? C'è molto di Dovizioso, devo tanto a lui"

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Petrux porta la sua Ducati sul terzo gradino del podio in Francia assieme a quella di Dovizioso: "Sono sempre quello che deve fare attenzione a non fare casini? Era l'ultima cosa che volevo oggi ma è stata battaglia con Dovi". E sul loro rapporto: "Gli devo molto, da lui imparo sempre qualcosa". Poi racconta un aneddoto: "Mi carica la moto da cross quando ci alleniamo, non te l'aspetti da uno che lotta per il titolo"

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Due Ducati sul podio di Le Mans, con il terzo posto di Danilo Petrucci che al termine della gara ha raccontato la battaglia con il compagno di squadra Andrea Dovizioso, ma ha anche sottolineato l'importanza del rapporto con Dovi in questa fase della sua vita e della sua carriera. "Voglio ringraziare Andrea, questo podio è anche per lui. Gli scrocco tutto, anche a casa. Lui mi dà tantissimo. Guida, stile di vita, ma non mi sono risparmiato in gara. Non ho cercato di buttarlo fuori,  magari se non fossi andato largo una volta avrei avuto qualcosa di più". Nel post gara su Sky Sport MotoGP, Petrucci aveva risposto così all'idea che potessero esserci "casini" in gara con il compagno di squadra: "Io devo essere veloce, attento, attento anche alle gomme e non fare casino. A un certo punto ho pensato all’Argentina nel 2015 e 2016… Quando ho perso due posizioni ero sesto e mi sono detto 'no, oggi no' e sono andato a riprenderli. Nell’ingresso in curva ero più veloce ma Dovizioso ne aveva di più".

La stagione: l'andamento e le prospettive per il Mugello

“C'è stato un miglioramento in Argentina e ad Austin dove ho sempre faticato, ma non come a Jerez e qui a Le Mans. Ora arrivano gare che potrebbero essere positive per noi, andiamo al Mugello carichi a manetta e sarebbe bello spostare le posizioni i oggi più avanti”.

Dovizioso e Petrucci: analogie e differenze

"Io e Andrea abbiamo due stili simili, ma in certe cose differiscono: lui gestisce in accelerazione io in ingresso curva. Il problema è che oggi, per passarlo, mi prendeva sempre 2 metri in accelerazione e non ce l’ho fatta. In questo momento la moto ha i suoi pregi e difetti. Ma è il carattere della moto. La Honda con Marc fa la differenza, ma a me sta bene la mia moto".

Dovizioso ti dà consigli sullo stile di vita?

"Mi dice di non affliggermi tanto e pensare che io sia il brutto anatroccolo. Dovi è una bravissima persona, davvero. Io sono andato a vivere a Forlì da solo e siamo quasi sempre insieme la sera, con i suoi amici e la sua famiglia. Mi ha aiutato moltissimo. Nel suo modo di fare gli rubo sempre qualcosa. Vedergli caricare la mia moto da cross quando siamo insieme non è da pilota che lotta per il Mondiale, ma lui è così".

Sulla battaglia a Le Mans

"Non gli ho lasciato prendere il secondo posto, ho provato e riprovato a passarlo in momenti difficili da gestore. Far casino era l'ultima cosa a cui arrivare. Anche in allenamento facciamo così. Ai tifosi dico, vi aspettiamo al Mugello, lì ci sono tanti italiani che vanno forte".