Valentino Rossi, l'intervista esclusiva: una nuova moto Yamaha e niente rally di Monza

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In occasione del GP d'Italia, il Mugello viene invaso dalla "marea gialla" composta dai tifosi di Valentino che vogliono vedere dal vivo il proprio idolo. Questa non è una gara qualunque per Rossi, che in esclusiva parla di presente e futuro con Guido Meda

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L'uomo dei record del GP d'Italia, Valentino Rossi (7 vittorie in top-class al Mugello, dal 2002 al 2008), viene intervistato da Guido Meda al box Yamaha, dove spicca subito una novità: un tavolo a 4 inedito con Flamigni, Galbusera, Gadda e Hoshino, che uniscono elettronica e meccanica. "E' diventato sempre più importante incrociare questi due aspetti", spiega il Dottore.

Quest'anno ci potrebbe essere un vantaggio per la Yamaha al Mugello?

Potrebbe essere, però perdiamo in accelerazione: quest'anno sotto alcuni aspetti siamo migliorati, ma in accelerazione gli altri vanno più forte. Anni fa eravamo più veloci nelle curve, ora invece vanno tutti forte anche lì.

Tra piloti e mezzi meccanici la tua concorrenza ti sta obbligando a rimanere a un livello altissimo

Secondo me sono cambiati i tempi: come nella MotoGP anche nel calcio, nella pallacanestro, nel tennis, adesso si lavora tutti, si studia di più, il livello si è alzato moltissimo. Come numero di piloti forti in griglia questo è un anno super tosto.

Quest'anno la Yamaha, una moto che guardi al 2020 ce l'ha in programma. E’ un passo avanti rispetto agli anni scorsi?

Fino a un certo punto abbiamo sempre provato il primo prototipo della moto dell'anno dopo i test di Brno test, invece quest'anno ci sono delle idee e sembra che dovremo provare qualcosa di nuovo, che negli ultimi anni abbiamo fatto di rado. Ma per capire meglio dovete parlare con i giapponesi, io provo a intuire ma più di tanto non ne so...".

Ma tu vuoi sempre sapere tutto, vero?

"Sì, mi piace, passo un sacco di tempo per esempio sui dati. E' importante saperli leggere dopo le sensazioni raccolte in pista. Il pilota conta ancora tanto. I piloti giovani perdono meno tempo, d'altronde ognuno ha il suo metodo, a me dà gusto.

La bambola gonfiabile scelta nel 1997 nasceva per prendere in giro Biaggi, allora fidanzato con Naomi Campbell?

Non è vero, ve lo assicuro. Le idee nascevano al bar. Ci siamo detti 'Facciamo una cosa assurda', l'idea sinceramente non era di prendere in giro Biaggi. Ma una delle gag più divertenti è stata quella della multa nel 2002 (fermato in pista dopo il traguardo da due finti vigili urbani con tanto di paletta e divisa autentica del Comune di Pesaro, che gli contestavano una multa per eccesso di velocità, ndr).

A questo punto Meda chiede a Rossi di mettersi al lavoro, per disegnare e spiegare il Mugello con i nomi della curve giuste...

Il T4 è dove di solito faccio più fatica. Arrivi al limite, la moto si muove, finchè all'ultima curva, molto difficile, vai in discesa, e poi quando freni la pista ti scompare. Devi andare a occhio, staccare bene e buttarla dentro alla cieca. Fa paura con la F1: fai l'Arrabbiata 1 e 2 in sesta ed esci a 270 km/h, senza vedere.

A proposito di F1, hai programmi automobilistici nel breve?

Stiamo organizzando una gara a fine anno perché non faremo il Rally di Monza: correremo in pista ad Abu Dhabi con una Ferrari 488 GT3 nel team Kessel. E' un endurance, di 12 ore, con 3 piloti: saremo io, Uccio e mio fratello Luca, che ha fatto il rally di Monza ed è veloce.