Le 24 ore di Marini, ora il Sachsenring

MotoGp
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Dopo la brutta botta rimediata sabato mattina, il pilota Sky VR46 è tornato in pista conquistando un terzo posto insperato. Adesso punta il GP di Germania, dove un anno fa si è aggiudicato il primo podio con i colori del Team

Assen, il ruggiro del 'Maro'

L’urlo liberatorio nel retro-podio sa di quasi impresa, specie per come è maturato il terzo posto di Assen e per quello che è successo il giorno prima. L’incidente del sabato mattina durante le FP3, ha procurato soltanto un grande spavento a Luca Marini. Eppure, rivedendo la caduta del pilota di Urbino c’era, eccome, da preoccuparsi. Soprattutto per chi viene da un’operazione alla spalla fatta e compiuta sette mesi fa. Una botta, sola una botta, l’impatto è stato forte ma si è subito rialzato, quasi a voler tranquillizzare tutti. Box in apprensione, moto distrutta e ‘Maro’ in piedi: sospiro di sollievo, dritto in clinica mobile per tutti gli accertamenti del caso. Non si sentiva al 100%, è tornato comunque in pista per girare in qualifica. Undicesimo tempo e, tra le righe, una voglia matta di fare una gara d’attacco, fin dalla prima curva. Così è stato, una rincorsa cominciata il giorno dopo il violento impatto sull’asfalto. Ha gestito sé stesso, tenendo un buon ritmo per tutta la gara e sfruttato gli errori di chi era davanti. Alla fine si è ritrovato lì a battagliare, così dopo l’incidente tra Marquez e Baldassari ha avuto la strada spianata verso il podio.

“Non me l’aspettavo”, dirà a caldo, se non altro per tutte quelle circostanze che ti dicono che, probabilmente, potrebbe non essere il tuo weekend. E invece, subito in sella, giù la visiera e un bel sorrisone sul podio. La gara esagerata di Marini è tutta qui, raccolta in una sequenza temporale brevissima, durante la quale i meccanici hanno ricostruito la moto da zero. Di fatto, il fratello di Valentino ha cambiato completamente marcia dopo i test di maggio a Barcellona, dando seguito al Mugello con un secondo posto da urlo. E’ il secondo podio nelle ultime tre gare. Non c’è tempo per riposare, avanti con l’ultimo appuntamento prima della sosta: domenica c’è il Sachsenring, l’anno scorso al GP di Germania è arrivato terzo, conquistando il primo podio con i colori del Team. E chissà, che non sia di buon auspicio.