Niki Tuuli, autore del tempo di 1'27''456, in Germania centra la prima pole della storia della MotoE. Il migliore degli italiano è Matteo Ferrari, 6°
Tanti nomi importanti, anche di campioni come Gibernau, Terol e Di Meglio vincitori di Mondiali, il nostro Alex De Angelis. Eppure la prima E-Pole della storia, con una formula uguale alla vecchia Superbike l'ha fatta una delle stelle del Cev Moto2: Niki Tuuli. Il finlandese è stato il migliore, e con grande distacco, ad adattarsi alla pista in un solo giro. Perché la MotoE, nel sabato di prova, scende in pista soltanto per il tentativo pazzo di fare la pole. I piloti arrivano "al buio", senza sapere cosa aspettarsi dal grip dell'asfalto. E allora il vero talento non è quello di dare più gas degli altri (o meglio, più watt), ma andar forte adeguandosi al meglio nel più breve tempo possibile. In questo senso i ragazzi del campionato spagnolo Moto2 hanno brillato, perché anche Garzó sarà in prima fila.
Non una vera sorpresa, comunque. A completare le tre caselle di vertice c'è Granado, e sia lui che Garzó avevano già fatto la differenza nella simulazione di gara di Valencia. Il primo degli italiani è stato un altro pilota del Cev Moto2: Matteo Ferrari. Partirà sesto in una gara che dovrà essere di rimonta per chi in prova ha commesso degli errori. Innanzitutto Maria Herrera, partita troppo presto, con il semaforo rosso, e quindi costretta a risalire dal fondo della griglia. E poi Jesko Raffin, che ha fatto il contrario: dopo delle ottime prove libere è partito troppo tardi, quando i 5 secondi per scendere in pista erano già scaduti. Adesso la prima gara: per capire se i ragazzi del campionato spagnolo riusciranno a comandare nel campionato elettrico.
La griglia di partenza