Questo fine settimana si corre a Laguna Seca il nono appuntamento del mondiale Superbike. Con Rea in testa alla classifica la lotta per il titolo cambia piega, Bautista è chiamato a un colpo di reni. Interessanti le variabili Sykes, Razgatlioglu e Yamaha. Per Melandri ultima parte di stagione prima del ritiro
La Superbike si trasferisce al di là dell'Atlantico per il round degli Stati Uniti, nona prova del mondiale che e ultima prima della lunga pausa estiva. Come sempre, il fine settimana di Laguna Seca vedrà impegnata una sola categoria: non saranno infatti presenti Supersport e Supersport 300, che torneranno in pista a Portimao a inizio settembre. La gara californiana si presenta con delle premesse un po' diverse rispetto alle precedenti, dopo il terremoto di classifica che ha visto Jonathan Rea diventare leader del mondiale per la prima volta in stagione. Forte delle tre vittorie di Donington, il campione del mondo in carica sbarca negli States con ventiquattro punti di vantaggio su Alvaro Bautista, dopo essere stato anche a più di sessanta di svantaggio. Lo spagnolo, che ha pagato a caro prezzo la terza caduta della stagione, rischia di trovare sul proprio cammino un altro tracciato ostico e potrebbe essere chiamato nuovamente a difendersi. Ciò che ha fatto la differenza nel plasmare la situazione attuale è stata la costanza di risultati di Rea, che non è mai sceso sotto il quinto posto e ha potuto capitalizzare sugli errori dell'avversario. Tra le rivelazioni di Donington troviamo certamente Tom Sykes, che è tornato a giocarsi la vittoria (almeno in Superpole Race) ed è da pesare su un tracciato sinuoso come quello di Laguna Seca. BMW ha svolto un lavoro eccellente in termini di sviluppo e sembra cominciare a vederne i frutti, con due podi negli ultimi due round (che sarebbero stati tre, senza quella seconda posizione sfumata nella domenica inglese).
Anche Leon Haslam è riemerso dopo alcuni weekend in controluce, mentre Toprak Razgatlioglu si è confermato protagonista salendo a cinque podi in stagione e giocandosi nuovamente la vittoria di Gara 2 con Rea a Donington, come già accaduto a Misano. Entrambi i piloti Kawasaki potrebbero trovare terreno fertile tra i saliscendi della California. Attenzione poi al plotone Yamaha, storicamente poco a suo agio a Laguna Seca (un podio per Alex Lowes, mai meglio di quarto Michael Van Der Mark), ma con un pacchetto tecnico cresciuto rispetto al passato. Lowes deve dimostrare di poter tornare il pilota concreto e poco falloso di inizio stagione, dopo altre due cadute in prova a Donington; Van Der Marktorna in pista con qualche giorno di lavoro in più sul polso infortunato. Infine, Yamaha GRT potrà contare su un Marco Melandri alleggerito e rigenerato dall'annuncio del ritiro a fine stagione; per sua stessa ammissione, correre le ultime gare dell'anno con la mente sgombra potrebbe essere una delle chiavi di volta per tornare a divertirsi e ad andare forte.