Prova di forza anche nel mondiale Endurance per il fenomeno della Kawasaki che porta ad un passo dalla vittoria la casa di Akashi. Succede di tutto in un finale incredibile! A trionfare è la Yamaha per la quinta volta consecutiva...anzi no! Tutto viene rimesso a posto dal verdetto post gara della race direction, Kawasaki e Rea nella storia (forse)
Allo scoccare delle 7 ore e 23 minuti di gara Jonathan Rea passa Takumi Takahashi. Siamo nel giro 200 e la corsa è alla svolta. La Kawasaki ZX10RR numero 10 prende la testa dell'edizione numero 42 della regina dell'Endurance con il nord irlandese che impartisce una lezione di guida a tutti, dall'alto di una classe straordinaria. La favorita Honda, che schiera la CBR1000 factory HRC in livrea Red Bull, è sconfitta. È un colpo pesantissimo per il colosso di Tokio, per il team manager Ukawa e per i tre piloti, il veloce Takahashi, Brandl, apparso forse in difficoltà fisiche e Kiyonari, missing in action mai sceso in pista.
Il quattro volte campione Superbike, leader anche del rocambolesco WSBK 2019, sta trascinando a mezzora dalla fine il team KRT, la "sua famiglia" anche nel mondiale delle derivate di serie, alla vittoria nell'edizione 42 della 8 ore di Suzuka, compensando con la sua classe immensa la velocità non top del compagno Haslam (ottimo nella definizione del set up ma con cali vistosi nella seconda parte dei suoi stint) e l'assenza del velocissimo ma sempre a rischio Toprak Razgatlıoğlu (mai salito in sella in corsa ma autore di tempi top in qualifica).
La sconfitta di Honda è ancora più pesante considerando poi che a 15 minuti dal termine, quando inizia a cadere qualche goccia di pioggia, anche il secondo posto si trasforma in un terzo. La Yamaha factory Tech21, che sta per inchinarsi allo straordinario Rea, dopo aver dominato le ultime 4 edizioni non ha intenzione di mollare. Nakasuga, Lowes (in sella nell'ultimo stint) e vd Mark sembrano battuti seppur di una manciata di secondi poco piu' dopo otto ore di battaglia.
Quanto sopra fino al minuto 56 della settima ora. A meno di quattro minuti dalla bandiera a scacchi, la Suzuki SERT, pronta a vincere il mondiale Endurance, vede esplodere il quattro cilindri della Gixxer. Pista inondata di olio e disastro annunciato (oltre che titolo EWC perso). Pochi istanti dopo e Jonathan Rei vola sull'olio. Incredibile, sta succedendo davvero, bandiera rossa. A due minuti dalla fine il sogno è distrutto, Rea si rialza ma non riesce a portare la moto al traguardo. Vince la Yamaha, è un colpo tremendo per Rea e Kawasaki.
Anzi no, alle 16.25 la FIM rimette le cose a posto, verdetto ufficiale: Rea e Kawasaki davanti a tutti ma come "provisional winner"...finirà veramente così? Non è ancora detta l'ultima parola...