MotoGP, le statistiche dopo il GP di Brno: Marc Marquez, il fenomeno fa 50

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Michele Merlino

Ennesimo weekend in cui Marquez dimostra di essere una spanna sopra gli altri, a partire dal sabato, con una pole mai vista nella storia del motomondiale. Poi la domenica: lo spagnolo conquista la 50° vittoria in MotoGP, davanti a lui solo Rossi, Agostini e Doohan

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Il miracolo del sabato

Pole con le slick mentre sta piovendo, ma non è questo il dato eclatante: Marquez ha messo tra sé ed il primo degli inseguitori, Jack Miller, 2”524, un distacco enorme, talmente enorme che negli ultimi 42 anni, quelli in cui i dati completi delle qualifiche sono disponibili, solo in un’occasione è stato superato. Per trovare una pole con almeno due secondi di vantaggio dobbiamo risalire fino al GP del Belgio 1988, a Spa, quando Christian Sarron fu in pole con 2”02 su Eddie Lawson, mentre per trovare il vantaggio record, bisogna indietreggiare fino a Brno 1977, quando Johnny Cecotto registrò la pole con 3”96 su Pat Hennen. Tuttavia all’epoca il tracciato Cecoslovacco era lungo 10,92 km e non 5,403 come ora…

Le 58 pole di Doohan

Marquez con il suddetto miracolo ha toccato quota 58 pole in top-class: è di fatto il record assoluto, perché prima del 1974 i dati delle qualifiche non sono stati conservati, e da allora l’unico a raggiungere questo traguardo era stato Mick Doohan, che mise a segno la sua 58^ pole 21 anni fa, il 25 ottobre 1998 nel GP d’Argentina. Ora la classifica di tutti i tempi vede appaiati al vertice Doohan e Marquez, che hanno ottenuto entrambi tutte le loro pole con Honda, ed al secondo posto Valentino Rossi, con 55 pole in top-class. Doohan e Marquez, con le loro 116 pole, rappresentano più di un terzo del bottino totale di pole Honda in top-class (301).

Doppio traguardo in gara

50^ vittoria in top-class e 76^ vittoria in tutte le classi per Marquez, due numeri importanti. Il primo gli consente di diventare il quarto pilota di tutti i tempi con almeno 50 vittorie in top-class. La graduatoria è ora Rossi 89, Agostini 68, Doohan 54 e Marquez a 50. Le 76 vittorie in tutte le classi invece gli fanno pareggiare i conti con Mike Hailwood al quarto posto di tutti i tempi. Davanti a Marquez ora ci sono Agostini a 122, Rossi a 115 e Nieto a 90. Tuttavia la classifica “tutte le classi” va sempre presa con le pinze perché, ad esempio, delle 90 vittorie di Nieto, nessuna è stata registrata nella classe regina e perché all’epoca di Agostini un pilota poteva correre in più classi nello stesso weekend, cosa ora impraticabile.

Davanti solo lui

Il dominio di Marquez sta raggiungendo nuovi livelli: per la quarta volta quest’anno è rimasto in testa dal primo all’ultimo giro. Marquez non era solito condurre le gare dall’inizio alla fine con questa intensità: dal suo debutto in top-class e fino a tutto il 2018 ci era riuscito solo 4 volte, quindi in questa stagione ha già eguagliato il suo bottino dei sei anni precedenti. Ma c’è di più, perché per la prima volta Marquez ha condotto dall’inizio alla fine due gare consecutive, il Sachsenring e Brno, per un totale di 50 giri in testa consecutivi.