Il sudafricano domina nelle prove libere del Gran Premio d'Austria davanti a Nagashima e Luthi. Bastianini primo italiano in quinta posizione seguito da Marini in decima
Finalmente, verrebbe da dire… Finalmente le KTM emergono sul circuito di casa, al Red Bull Ring. C’ha pensato Brad Binder a riportare sugli scudi il marchio austriaco che finora ha corso al di sotto delle attese. Ma la pole provvisoria del pilota sudafricano non è l’unica sorpresa del primo giorno di libere in Moto2. La sua prestazione colpisce almeno quanto l’assenza di Alex Marquez dai primi quattordici classificati, per una manciata di millesimi (34 in tutto) che obbligano lo spagnolo a una delicata rincorsa sabato mattina, sperando nella stabilità del meteo, per centrare la Q2. Sorprende quasi quanto l’undicesimo posto di Jorge Martin, il rookie campione del mondo della moto3, capace di mettersi alle spalle l’esperto Mattia Pasini, alle prese con la scapola dolorante conseguenza della caduta di Brno. Sorprende, ma in negativo, anche il ventiquattresimo cronologico di Fabio Di Giannantonio, reduce dal secondo posto di Brno; decisamente meglio il suo compagno di squadra Navarro, quarto alle spalle di un redivivo Luthi, subito dietro Nagashima. Migliore degli italiani, Enea Bastianini, quinto, seguito in decima posizione da Luca Marini, soddisfatto della sua partenza e a suo agio con le staccate decise del Red Bull Ring. In zona sicurezza è finito anche Lorenzo Baldassarri, tredicesimo, ma grazie al tempo del mattino. In cerca di conferme Nicolo Bulega, per ora diciannovesimo, e le MV Agusta sbarcate in Austria con un nuovo telaio tutto da scoprire.