Superbike, Portimao (Portogallo): Rea torna a splendere

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Edoardo Vercellesi

Edoardo Vercellesi

Dal dominio di Rea alla tenacia di Redding, dalle performance Yamaha alle difficoltà di Davies, passando per Honda e GRT: tiriamo le somme del fine settimana portoghese di Superbike

LO SPECIALE SUPERBIKE

Il primo back-to-back della stagione di Superbike è andato in archivio, con le tappe di Jerez e Portimao che hanno dato i loro verdetti. Se in Andalusia i valori in campo si sono rivelati più incerti, sulle montagne russe dell’Algarve ha primeggiato un solo uomo. Jonathan Rea si è infatti portato a casa tutto quello che c'era da vincere, dalla Superpole alle tre gare; dietro alla Kawasaki #1, invece, c'è stata grande lotta e curiosamente molti piloti hanno alternato picchi di rendimento a errori o difficoltà, ragion per cui stilare una lista certa, definitiva di "promossi e bocciati" risulta complicato. Proviamo però ad analizzare quanto accaduto.

UP

Jonathan Rea - Il "Cannibale" torna tale con un weekend sostanzialmente perfetto. Pole position, tre vittorie, giro veloce in tutte e tre le gare, praticamente sempre in testa dal primo all’ultimo giro. Portimao è uno dei terreni di caccia preferiti di Rea, che sfrutta il feeling con tracciato e moto per portarsi in testa alla classifica. Serviva una risposta dopo i chiaroscuri di Jerez e quella risposta è arrivata con stile.

 

Toprak Razgatlioglu – Il turco ormai è ufficialmente il pilota più forte in casa Yamaha. Porta a casa due secondi posti, salvo poi sprecare la chance di un altro podio in Gara 2 con una scivolata: è il suo primo vero errore in gara, che gli costa tanti punti in classifica (mentre sia a Phillip Island che a Jerez a tradirlo erano stati problemi relativi alla moto). Al netto della caduta, però, il valore di Toprak è sempre più evidente. 

 

Yamaha GRT – Garrett Gerloff comincia a farsi vedere sempre più spesso in zona top-10 e qualche volta ci entra anche, come in Superpole Race; in Gara 2 avrebbe anche potuto replicare l'ottavo posto di Jerez, salvo perdere posizioni per un contatto con Xavi Fores e finire quattordicesimo. Federico Caricasulo, dal canto suo, ottiene il miglior risultato della stagione con la nona posizione di domenica pomeriggio, risultato certamente favorito dalle tante cadute altrui, ma che testimonia il buon lavoro svolto da entrambi i piloti del team di Filippo Conti.

Gerloff

DOWN

Ducati – Nei risultati delle principali Panigale V4R in pista c'è ovviamente una flessione rispetto a Jerez. Grandi difficoltà con l'anteriore hanno tarpato le ali a Scott Redding, di cui però va lodata la tenacia che gli ha permesso di resistere agli attacchi di Michael Van Der Mark e fare secondo in Gara 2. Una brutta qualifica, problemi di elettronica in Gara 1 e una scivolata in Suerpole Race sono le note stonate del weekend di Chaz Davies, che poi ottiene un buon quarto posto nell'ultima corsa. Weekend infernale per Marco Melandri, mentre Michael Ruben Rinaldi si conferma ampiamente in top-10.

 

Michael Van Der Mark – Il bilancio del round di Portimao per l'olandese di casa Yamaha è più che buono, con due terzi posti e un settimo in Superpole Race. Per trovare le ombre bisogna quindi andare a spaccare il capello in quattro, ma effettivamente Magic Mike non si è quasi mai dimostrato all’altezza del compagno di squadra Razgatlioglu nel corso delle gare, se non nelle prime fasi di Gara 2, quando poi Toprak è finito a terra vanificando le possibilità di un confronto. Proprio in Gara 2 a Van Der Mark è mancato l'affondo su Redding per la seconda posizione e quando si è trovato davanti ha sbagliato ed è tornato terzo. Manca ancora qualcosa per completare il mosaico.

 

Honda – Alvaro Bautista e Leon Haslam ci mettono talento e volontà, ma a mancare (per ora) è il mezzo tecnico. Lo spagnolo tira fuori dal cilindro un bel quinto posto in Gara 2 e anche in Gara 1 non chiude distante dal gruppetto in lotta per la terza posizione; Haslam cade domenica pomeriggio, ma si dimostra coriaceo in battaglia e per qualche giro si fa vedere anche dalle parti della sesta posizione. Sarà interessante vedere se ad Aragon, pista sulla quale le CBR 1000 RR-R hanno macinato molti chilometri, per il duo HRC ci sarà la possibilità di fare meglio.

Bautista