Moto3, GP Stiria. Vietti (Sky VR46) conquista la prima vittoria in carriera. HIGHLIGHTS

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Paolo Lorenzi

Trionfo dello Sky Racing Team VR46 nel GP di Stiria: Celestino Vietti conquista la sua prima vittoria in carriera in Moto3. Secondo posto per Tony Arbolino. Arenas (5°) consolida il primato in testa al Mondiale

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Impeccabile Celestino Vietti: il pilota dello Sky Racing Team VR46 ha messo in campo intelligenza tattica e talento puro per portarsi a casa la prima vittoria in carriera. Gestione delle gomme perfetta, il suo segreto. "Soffrivo in staccata, dove pensavo di averne di più - ha poi spiegato il piemontese -. Ma alla fine ho recuperato il vantaggio quando gli altri erano rimasti senza gomme".

 

Tony Arbolino, ottimo secondo, conferma. "Me lo sentivo negli scarichi", ha detto il milanese, che ha condotto quasi tutta la gara davanti. Velocissimo in rettilineo, sembrava non averne per nessuno, mentre Vietti nei primi giri dava addirittura l’impressione di soffrire la maggiore velocità degli avversari. Piano piano il pilota dello Sky Racing Team VR46 si è riportato sotto, conservando gomme e  mangiando i distacchi un decimo alla volta. Una staccata sbagliata di Ogura gli ha aperto la porta per gettarsi alle spalle di Arbolino e cercare insieme la fuga, mentre dietro Arenas si azzuffava con Rodrigo, Binder e McPhee poi scivolato nel finale. Vietti, che aveva un passo veloce fin dalle prove, ha aspettato il momento giusto per superare il connazionale. Primo e secondo, podio storico da mettere in bacheca.

 

Col quinto posto Arenas consolida il primato nel Mondiale (complice lo zero di McPhee) dove al secondo posto si porta Ogura, staccato di venticinque punti. Vietti sale al quarto, a quaranta lunghezze. Capitolo rimpianti: Foggia partito settimo e arrivato undicesimo, Migno penalizzato per il contatto in qualifica e obbligato a un long lap contestatissimo dal romagnolo, che ha riacceso le polemiche sull’operato dello Stewart Panel (“Decisione molto discutibile, atteggiamento poco professionale dei commissari, non ci sono certezze” , il succo del suo sfogo). Da registrare anche l’incidente tra Sasaki e Oncu, portato via in barella. Grosso spavento, ma nulla di rotto.

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