Superbike ad Assen (Olanda): Bautista sfrutta lo zero di Rea e Razgatlioglu

Superbike

Edoardo Vercellesi

L'incidente tra Rea e Razgatlioglu offre a Bautista la chance di allungare in classifica. Locatelli e Lecuona in luce, weekend travagliato per Rinaldi

LO SPECIALE SUPERBIKE

Il secondo round del Mondiale Superbike svoltosi ad Assen ha offerto gare tirate e colpi di scena, con tre momenti specifici che resteranno tra gli highlights della stagione: la sensazionale pole position di Toprak Razgatlioglu con demolizione (è il caso di dirlo) del record della pista, la centesima vittoria di Jonathan Rea in sella alla Kawasaki e ovviamente il contatto tra di loro in Gara 2, costato a entrambi un pesante zero in classifica. A sorridere è Alvaro Bautista, che nonostante l’assurda penalizzazione in Superpole Race lascia l'Olanda con diciotto punti di vantaggio su Rea nel mondiale. La vittoria di domenica pomeriggio è certamente maturata in concomitanza con il ritiro dei rivali, ma è legittimata da un passo gara di altissimo livello.

Assen ha più che mai rafforzato la convinzione di una spaccatura netta nel plotone dei piloti Superbike: Bautista, Rea e Razgatlioglu fanno un mestiere a parte e per ora gli altri possono sperare di inserirsi in alcune occasioni. Non c'è granché da dire, dunque, sui Tre Moschettieri, mentre alle loro spalle sono emerse alcune indicazioni interessanti.

UP

Andrea Locatelli – Assen evoca ricordi piacevoli ad Andrea, che ottenne il suo primo podio in Superbike proprio al TT l'anno scorso. Anche nel 2022 il feeling con il tracciato è buono e il pilota di Selvino si dimostra ampiamente il migliore degli "altri", terminando le tre gare con margine sul resto del gruppo. Approfitta degli eventi di Gara 2 per conquistare la seconda posizione, il suo miglior risultato in SBK. I primi tre sono una spanna sopra, ma Locatelli si sta dimostrando presente e non ha perso lo smalto dello scorso anno. Da sottolineare la sua grande efficacia nelle partenze.

Locatelli

Iker Lecuona  Probabilmente è lui la rivelazione del weekend, nel quale si dimostra veloce fin dalle libere (secondo in FP1 e FP3). Nonostante due cadute nelle prove conserva la fiducia e un buon passo gara, chiudendo quinto in Gara 1 e Superpole Race e assaggiando anche la leadership in Gara 2 prima di finire terzo. Un podio insperato per un pilota che ha fame, pur dovendo lottare con una Honda ancora difficile.

Lecuona

Alex Lowes Due problemi tecnici gli tarpano le ali in un fine settimana in cui appare molto pimpante. In Superpole tira fuori dal cilindro un giro sotto il precedente record della pista che lo pone secondo in griglia, oscurato però dalla prestazione monstre di Razgatlioglu. In Gara 1 è attaccato ai primi, ma presto accusa un problema tecnico; la stessa sorte si ripete in SP Race, mentre in Gara 2 termina quarto seppur lontano da Bautista. Avrebbe meritato sicuramente di più.

DOWN

Toprak Razgatlioglu – Assen doveva essere la gara del riscatto dopo una Aragon in cui gli è mancato lo sprint per la vittoria, ma il bilancio è meno positivo di quanto avrebbe sperato. Dopo un giro di qualifica da strabuzzare gli occhi, in gara è velocissimo, ma gli manca quel quid per lottare corpo a corpo con Rea e Bautista: lo scivolamento dell'anteriore nella seconda parte di gara gli rende difficile attaccare con la solita aggressività. Fa sorridere pensare che nonostante tutto giunga a solo un secondo dalla vittoria in Gara 1 e a tre decimi nella corsa sprint. L'aspetto davvero pesante del fine settimana è il distacco in classifica generale, che sale a quarantacinque punti.

Toprak

Michael Ruben Rinaldi – La sua Assen si complica al sabato con una rottura meccanica in FP3 e una paurosa caduta in qualifica che lo obbliga a partire dalla dodicesima posizione. In Gara 1 scatta fortissimo e resta attaccato al treno dei primi nelle fasi iniziali, poi si stacca e si deve ritirare dopo una scivolata. Domenica soffre con il posteriore nella seconda parte della corsa e tra SP Race e Gara 2 raccoglie undici punti (chiudendo prima ottavo, poi settimo). Rispetto ad Aragon il bottino è ben più magro, ma le difficoltà di sabato non hanno sicuramente aiutato il riminese, che a Estoril e soprattutto a Misano avrà modo di rifarsi.