Come arriva la MotoGP in Austria, la 'casa' di Pecco

Un po’ di vacanza a metà stagione per tutti, piloti, manager, tecnici, autisti, meccanici, cuochi, giornalisti, uomini Dorna, IRTA, ma è già arrivata l’ora di ricominciare. Nel weekend di Ferragosto il motomondiale torna in pista a Zeltweg, vicino al castello di Spielberg, in Stiria, un tracciato storico che ora si chiama ‘Red Bull Ring’, ma è stato anche ‘A1 Ring’, situato in una zona verde e molto bella della patria di KTM. Una pista veloce, ripida, con grandi accelerazioni e staccate mozzafiato. Questa pista, in tutte le sue varianti, ha preso il posto della mitica Salisburgo, effettivamente molto più pericolosa e antica nella sua concezione. Adesso, disegnato da Hermann Tilke come molti altri in giro per il mondo, è un tracciato piuttosto breve con il rettilineo più lungo di soli 810 metri, che gira nettamente a destra con 8 curve contro le 3 a sinistra. Dal 2016, anno del ritorno su questo circuito, ha vinto 7 volte su 9 una Ducati: Iannone nel 2016, Dovizioso e Bagnaia tre volte ciascuno. Una Lorenzo nel 2018 e una Binder . Ducati In Austria comanda Pecco Bagnaia, dal 2022 ha messo in fila tre vittorie consecutive nel GP e 2 nelle sprint. Potrebbe quindi essere questa la pista dove Pecco può tornare ad essere quello che vince e convince. La sosta lo avrà rilassato, riposato, allontanato dalle delusioni e dalle difficoltà della prima metà di stagione. I precedenti e le caratteristiche del tracciato possono essere un grande alleato per mettere finalmente dietro i due Marquez. Vedremo, ma questo GP sembra un’occasione da non sprecare per il due volte campione del mondo MotoGP. Marc Marquez, invece, non ha mai vinto in Austria. Ovviamente e lo ha detto, vuole sfatare la tradizione negativa e martellare come ha fatto, più o meno, ma molto spesso più, per i 12 GP disputati come dimostrano le 8 vittorie di domenica, le 11 del sabato e soprattutto i 120 punti di vantaggio su suo fratello Alex e i 148 su Pecco. Un dominio imbarazzante, che Bagnaia e gli altri piloti Ducati vogliono cercare di interrompere e rendere meno assoluto. MM93, invece, vuole infilare anche il Red Bull nel suo libro dei successi e il tracciato con così poche curve sinistrorse è una sfida nella sfida per uno come lui che però, in ottica Mondiale, sembra in grado di 'reprimersi' e gestire una eventuale sconfitta. Alex ultimamente non è stato continuo ed efficace come nella prima parte. Con la sua Ducati azzurra del Team Gresini vuole però tornare a recitare il ruolo di top come gli è riuscito per quasi tutto il campionato. È la vera sorpresa positiva del campionato, ha dimostrato una velocità e una costanza che lo hanno eletto a prima alternativa a suo fratello Marc. E questa anche per lui potrebbe essere una bella e grande occasione per mettere dietro il fratello maggiore. Buone le attese anche per il suo compagno Fermin Aldeguer, che sta crescendo nella sua stagione d’esordio in MotoGP. Di Giannantonio e Morbidelli ultimamente non sono stati fortunati: in due tra Germania e Repubblica Ceca hanno conquistato soltanto 6 punti. Certo ci sono stati infortuni, assenza, ma per una squadra del livello molto alto come il Team VR46 è troppo poco. Tant’è che l’amico Bezzecchi con l’Aprilia li ha passati in classifica mondiale raggiungendo il quarto posto assoluto, primo dei piloti 'non Ducati'. La sosta avrà certamente fatto bene al fisico e al morale dei due piloti italiani. Sia il 'Morbido', sia il 'Diggia' sono in grado di lottare sempre per il podio, quindi li aspettiamo la davanti a infilare un po’ di giallo fluo tra rosso, nero e azzurro. Aprilia Il ritorno di Martin a Brno è stato importante e positivo, ha galvanizzato ulteriormente un ambiente già positivo, sorridente per gli ottimi risultati di Marco Bezzecchi, per i notevoli progressi della moto e a Zeltweg dove l’anno scorso proprio 'Martinator' ha stabilito la pole record, le cose dovrebbero andare ancora meglio. Innanzitutto Martin starà ancora meglio, sarà più allenato, convinto, sicuro, motivato. Ci aspettiamo un Martin 'vero' o molto vicino al top con lo stimolo di un campionato da rimettere in piedi dopo tanta sfortuna, con quel numero 1 sulla carena da mostrare a tutti nel modo giusto: stando davanti o preoccupando chi lo sente appena dietro. C’è poi il Bez che ha acquisito sempre più sicurezza, che è cresciuto sia dal punto di vista tecnico, sia nella sua confidenza, nella sicurezza. Potrebbe anche tornare a stupire Ogura e sembra sulla buona strada Fernandez: anche il team Trackhouse sembra pronto a tornare protagonista. KTM Con l’infortunio di Viñales, che si stava decisamente riprendendo dopo un inizio di stagione su un mezzo tutto nuovo per lui, KTM ha dovuto puntare soprattutto sul solito Pedrito Acosta che ha conquistato un podio a Brno e che nel tracciato di casa potrebbe essere la sorpresa. Tornerà Viñales, Binder si spera ricorderà di aver vinto qui, Bastianini sembra sulla strada di migliorare il suo difficile rapporto con la RC 16, le cose per la casa madre sembrano in miglioramento. Insomma, un GP di casa che si annuncia in modo positivo per i 4 piloti Red Bull in pista sotto quel grande toro che fa la guardia all’ingresso della pista omonima. Yamaha Fino ad ora l’unico pilota Yamaha ad essere riuscito a riflettere nel cronometro i progressi della moto è Fabio Quartararo. Con alti e bassi, cadute, errori, comunque sempre con tanta velocità, determinazione, voglia. Vediamo cosa riuscirà a fare con i suoi piloti la casa in questo momento di grande lavoro e impegno con la prospettiva del cambio di regolamento nel 2027, lo sviluppo del motore V4 e dell’attuale 4 in linea. Inoltre ci sono da constatare la limitazione fisica di Rins, il difficile recupero di Oliveira e l’incostanza di Miller. Vediamo se le cose cambieranno in questa seconda parte di stagione. Honda Anche per l’altra giapponese si può parlare soprattutto di un solo pilota capace di ottenere risultati molto positivi: Johan Zarco ha vinto e fatto podio, da solo somma più punti di tutti gli altri piloti Honda scesi in pista quest’anno. Vero che Marini ha sofferto il duro infortunio di Suzuka e ha saltato 3 gare, vero che Mir sembra essere preso di mira dalla sfortuna e dagli incidenti, vero che Nakagami ora sta facendo il collaudatore, vero che Chantra è stata una scelta completamente sbagliata, ma insomma dalla casa più grande del mondo ci aspettiamo molti progressi a cominciare da qui.

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Paolo Beltramo