Correre nel mondo di Enzo Ferrari sarà bellissimo

Non capita tutti giorni di poter visitare la Cittadella Ferrari. Noi di Sky Sport abbiamo avuto il privilegio di camminare all’interno della fabbrica di Fiorano in un giovedì qualunque di lavoro per i 5000 dipendenti provenienti da 57 Paesi diversi. L’occasione è stata la presentazione della seconda edizione della Mezza Maratona d’Italia in programma il 29 marzo 2026. Quel giorno, se sarete tra i 14 mila iscritti alla 21 km organizzata da Rcs Sports and Events con Ferrari come hosting partner, correrete proprio nei luoghi che noi abbiamo esplorato. Per spiegarvi l’esclusività dell’esperienza, prima di iniziare il tour le fotocamere dei nostri telefoni sono state oscurate con un adesivo, per questo motivo cercheremo di descrivere il tutto con grande dettaglio. Abbiamo camminato su Viale Enzo Ferrari, le cui vie adiacenti sono dedicate ai campioni di Formula 1 che hanno vinto almeno un mondiale con la Ferrari. Schumacher non ha solo una via, ovviamente non sarebbe bastata, a lui è dedicata una piazza. Ogni edificio della Cittadella è stato realizzato da un grande architetto: da Fucsas che ha creato il luogo adibito a progettare le idee per il futuro, a Renzo Piano con la sua galleria del vento, passando per Marco Visconti che ha posto la firma sul Centro di lavorazioni meccaniche. Appena entriamo in questa prima struttura ci rendiamo conto del lavoro fatto da Ferrari fin dalla fine degli anni ’90 per mantenere la tradizione adattandola all’innovazione e alla sempre maggiore attenzione per il lavoratore. Per questo è nato Formula Uomo, il progetto di adattamento delle aree di lavoro in modo da rendere più vivibile la fabbrica. Le finestre partono da terra e raggiungono il soffitto per far entrare più luce possibile, il rumore viene contenuto nei limiti sopportabili anche grazie ai pannelli fonoassorbenti e sono state create delle aree verdi con piante per ossigenare l’ambiente. Mentre camminiamo all’interno del centro di lavorazioni meccaniche, proviamo a immedesimarci negli uomini e nelle donne che ogni giorno mantengono l’artigianalità di questa azienda che ci rende famosi in tutto il mondo. Ogni operatore, con la tuta rossa come quelle a cui siamo abituati guardando i Gran Premi su Sky Sport, lavora su un singolo componente. Poi vediamo passare chi ha il compito di monitorare la qualità del prodotto. Il controllo qualità finale è unicamente umano. Li riconosciamo perché hanno un camice bianco e fanno controlli a campione sulle componenti dentro una sala mantenuta a temperatura costante di 20°, chiamata “Sala metrologica”. Ogni edificio ha anche una sala di formazione, perché la rotazione delle mansioni è alla base della filosofia aziendale. Prima di uscire, ci fanno notare la monoposto esposta che serve a ricordare a tutti cosa il loro lavoro contribuisca a creare: la Ferrari SF70H, realizzata per partecipare al Campionato Mondiale di Formula 1 2017 e guidata da Kimi Raikkonen. La fabbrica di Maranello non ha mai smesso di rinnovarsi principalmente per tramandare la tradizione che ha come perno centrale l’unicità di ciascuna macchina. Anche per questo motivo tutti i componenti in alluminio, i cui scarti vengono poi anche riciclati, sono prodotti all’interno della fonderia che dal 2013 è stata anche climatizzata. Camminando sotto la pioggia con i nostri ombrelli rosso Ferrari, passiamo accanto al centro Stile Ferrari in cui i clienti vanno per personalizzare la propria auto. Nel 2024 ne sono state prodotte 13.752. Non solo, vediamo parcheggiata la F80 2027, la nuova supercar prodotta in serie limitata e il cui completamento della produzione è previsto per il 2027, anno dell'ottantesimo anniversario di Ferrari. Per respirare a pieni polmoni l’unicità di Ferrari assistiamo al lavoro sulle linee di assemblaggio dei motori V6, V8 e V12. Pensate che il V12, il motore della tradizione, è ancora assemblato a mano e di ciascun motore è incaricato un solo operatore esperto. Come in passato, viene apportata la firma sul motore completato di chi l’ha realizzato ma per motivi di privacy, oggi, a ogni lavoratore corrisponde un codice. L’età media di questi lavoratori cresciuti nella Scuola dei Mestieri Ferrari è di 38 anni. Camminando per andare a vedere il montaggio finale delle vetture, notiamo una Ferrari Purosangue che sta effettuando l’obbligatorio road test di 50 km. Motivo per cui in questo 2025, in meno di quattro mesi, è nato 'Ferrari e-Vortex', un nuovo e avanzato circuito di collaudo realizzato da Ferrari accanto alla storica pista di Fiorano. Luogo inaugurato proprio dalla conferenza stampa di presentazione della seconda edizione della Mezza Maratona d’Italia, Memorial Enzo Ferrari. Il rispetto della tradizione e del territorio è rappresentato anche dalla storica Torre Rossa, l’ex ciminiera, che è stata mantenuta all’interno della Cittadella come simbolo del fatto che nessun edificio possa essere costruito più alto. Continuando a seguire la linea di assemblaggio, notiamo come accanto a ciascuna auto c’è un trolley rosso che contiene tutte le componenti con le specifiche del cliente. Percepiamo pulsare il cuore del Cavallino Rampante nel momento in cui siamo testimoni del “matrimonio”, quella che in gergo tecnico è chiamata “carrozzatura”, l’unione del motore alla scocca. Pensate che per ogni stazione di assemblaggio, anche per quella dedicata al matrimonio, c’è un tempo limite che varia da 25 a 45 minuti, in base al modello realizzato. Chiudiamo la nostra gita con la maestria finale, ovvero la tappezzatura degli interni data dalle cuciture a mano della pelle, tagliata con il laser. A questo punto con un bus ci spostiamo per ammirare la Scuderia Ferrari dall’esterno, lì dove le monoposto vengono disassemblate e riassemblate per il GP successivo. Pensate che in questa zona c’è anche il Pit stop Training Center, all’interno del quale i meccanici Ferrari possono allenarsi. L’ultima tappa del nostro tour è dedicata alla struttura che ospita le auto Endurance e quelle delle Corse clienti. Qui possiamo ammirare tutti i trofei Ferrari, tra cui gli ultimi tre delle 24 Ore di Le Mans, ma non solo: troviamo anche la macchina che ha vinto la 24 Ore di Le Mans nel 2023, quando la Ferrari è tornata a correrla dopo 50 anni. Qui ci viene raccontato anche del programma Formula 1 Clienti, dedicato a chi ha la fortuna di poter comprare una monoposto storica da poter poi guidare sul circuito di 3 km di Fiorano. Queste monoposto private restano però parcheggiate a Maranello. Chiudere così ci ha permesso di immergerci ancora di più in un mondo riservato a pochi, ma aperto a tutti. Per questo abbiamo voluto portarvi con noi all’interno della Cittadella Ferrari, lì dove si potrà correre il 29 di marzo, lì dove la storia scritta da Enzo Ferrari non viene mai dimenticata, senza però rinunciare a rinnovare nel rispetto dell’artigianalità e dell’unicità che sono possibili solo nel momento in cui i lavoratori vengono preservati per continuare a produrre con la stessa passione e coinvolgimento.

Cosa vedere:

Come vederlo:

Online con Sky:

Correre nel mondo di Enzo Ferrari sarà bellissimo

Federica Frola