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NBA, da Rubio a Rose, tutti i rumors di mercato

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Dal possibile scambio Ricky Rubio-Derrick Rose ai dubbi di Detroit su Andre Drummond, tutti le voci di mercato delle ultime ore

Aggiornamento: come riportato da Adrian Wojnarowski di The Vertical, i Brooklyn Nets hanno scambiato Bojan Bogdanovic e Chris McCullough agli Washington Wizards in cambio della prima scelta 2017 (protetta Lottery), Andrew Nicholson e Marcus Thornton.

Dopo il passaggio di Lou Williams a Houston, non ci sono stati altri affari conclusi di grossa portata. Questo però non significa che tutto sia fermo, anzi: proprio per questo proviamo a fare il punto della situazione su quello che arriva dagli Stati Uniti. La notizia più forte è che i Minnesota Timberwolves sembrano realmente intenzionati a prendere Derrick Rose dai New York Knicks, andando quindi a riformare la coppia Rose-Thibodeau che nel 2011 ha portato i Chicago Bulls fino alla finale di conference. Dai report che sono arrivati non è ancora chiaro cosa vogliano cedere i T’Wolves, mentre è sicuro il fatto che nello scambio non verrà incluso Kris Dunn, considerato “la point guard del futuro” dalla franchigia del Minnesota. Il nome più papabile rimane quello di Ricky Rubio, che è sul mercato ormai da parecchio tempo: lo scambio alla pari Rose-Rubio funziona dal punto di vista degli stipendi (perché Minnesota è sotto il cap) anche se i Knicks non sembrano convintissimi di accollarsi gli ulteriori due anni di contratto dello spagnolo per 29 milioni di dollari complessivi. David Aldridge di NBA.com ha scritto che secondo una sua fonte “Thibs vuole fare questo scambio”, perciò quella tra Minnesota e New York è una delle trattative da tenere sott’occhio. Paiono essersi raffreddate invece le possibilità che Carmelo Anthony lasci la Grande Mela (un po’ per le offerte non entusiasmanti, un po’ perché pare che ‘Melo voglia “far pagare” a Phil Jackson il trattamento ricevuto negli ultimi mesi), mentre sono disponibili Kyle O’Quinn e Brandon Jennings.

Larry Sanders a Cleveland – Dall’account Snapchat di Larry Sanders abbiamo appreso che il lungo ex Milwaukee Bucks, fuori dalla lega da quasi due anni, è atterrato a Cleveland per sostenere un colloquio e dei test fisici con i Cavs, ma senza scendere in campo. I campioni in carica hanno ancora un posto a roster da poter occupare e vogliono dare un’occhiata da vicino a un lungo che in passato – pur lasciando la lega per i ben noti problemi di depressione – ha dimostrato di saper proteggere il ferro. Al momento però sembra più probabile che Cleveland tenga libero quello slot aspettando qualche taglio dopo la deadline di domani.

Jazz interessati a Deron Williams? – Dalle nostre parti direbbero: “Certi amori non finiscono / fanno giri immensi e poi ritornano”: gli Utah Jazz avrebbero espresso interesse a riportare a casa Deron Williams, forse il giocatore più importante transitato dallo Utah dopo la fine dell’era Stockton-to-Malone (e anche uno dei motivi della fine dell’epopea in panchina di Jerry Sloan). I Dallas Mavericks non hanno mai fatto mistero che tanto Williams quanto Andrew Bogut sono più che disponibili per uno scambio, anche se vorrebbero ricevere in cambio delle scelte al Draft. Williams ha la possibilità di porre il veto su qualsiasi trade lo riguardi, ma avendo mantenuto una casa a Salt Lake City, potrebbe essere interessato a un ritorno nella franchigia che lo ha lanciato e che ha lasciato sei anni fa per andare ai New Jersey Nets. Ai Jazz serve una point guard esperta che possa aiutarli a conquistare un buon piazzamento nella corsa ai playoff e li aiuti a sopperire all’assenza di George Hill, che continua ad avere problemi al piede sinistro.

Andre Drummond disponibile? – La stagione deludente dei Detroit Pistons ha reso disponibili tutti i suoi giocatori, anche quelli che sembravano intoccabili. Invece secondo quanto riportato da Marc Stein di ESPN la franchigia del Michigan “non scoraggiano” chiamate per il proprio centro Andre Drummond, anche se il prezzo richiesto ovviamente non sarà a buon mercato per un giocatore che, con tutti i suoi limiti, rimane comunque un 23enne dalla presenza dominante a rimbalzo e sotto contratto almeno fino all’estate del 2020. Allo stesso modo, i Pistons adorano Kentavious Caldwell-Pope ma sono spaventati dalla sua free agency in estate, che potrebbe portarlo a guadagnare anche un massimo salariale. Per questo, cercheranno di capire se qualcuno è interessato a spendere degli asset per guadagnare il diritto a pareggiare qualsiasi offerta che riceverà, visto che è restricted.

Caccia ai clienti di Pelinka – Dopo la notizia del suo più che probabile passaggio ai Lakers nel ruolo di GM, pare che molti agenti si siano interessati agli assistiti dell'ormai ex procuratore Rob Pelinka. Oltre a superstar come James Harden (e in passato Kobe Bryant), rookie come Marquese Chriss e Buddy Hield e giocatori come Eric Gordon, Andre Iguodala e Channing Frye, tra i suoi assistiti si trovano Dante Exum, Avery Bradley, Tyus Jones, Shabazz Muhammad, Shabazz Napier, Derrick Williams e Dion Waiters. Ci sarebbe anche Chris Bosh, ma un suo ritorno in campo in questo momento appare improbabile, visto che gli Heat non hanno ancora cominciato le pratiche per togliere il suo contratto dal loro monte salari (e non sono più in contatto col giocatore).

Aiuto dalla panchina – Con un quintetto che sta funzionando benissimo, gli Washington Wizards sono alla riceca di giocatori in grado di dargli una mano dalla panchina. Uno di questi potrebbe essere Shabazz Muhammad: l'ala dei Minnesota Timberwolves sta vivendo la miglior stagione della carriera a livello di percentuali (41% dall'arco) e, pur avendo la colla sulle mani (mezzo assist di media in 20 minuti a partita), può fornire un po' di aiuto realizzativo dalla panchina.

Pacers alla ricerca di aiuto – Invece di cedere Paul George, gli Indiana Pacers cercano sul mercato un po’ di aiuto per la propria stella rendendo disponibile la loro prima scelta al Draft di quest’anno. Le ultime voci portano al profilo di un centro “old school” come Brook Lopez (per il quale i Nets hanno abbassato le pretese, accettando una prima e una seconda scelta invece delle due prime richieste finora) oppure Jahlil Okafor (per il quale, però, il mercato si sta facendo via via più scarso, dopo i movimenti di Portland per Jusuf Nurkic e di New Orleans per Cousins). I Sixers, nel frattempo, paiono intenzionati ad ascoltare proposte anche sull’altro centro indesiderato Nerlens Noel, il quale sarà però restricted free agent a fine anno e costerà parecchio alla sua prossima squadra.

Jimmy Butler non si muove – Chiudiamo con i Bulls, che pare abbiano fatto sapere alle altre 29 squadre che tutti i loro giocatori sono sul mercato. Tutti tranne uno, quello che le altre franchigie vorrebbero, vale a dire Jimmy Butler – per il quale è necessaria la classica “offerta che non si può rifiutare”. In compenso, Chicago sembra ben intenzionata a scaricare uno tra Taj Gibson e Nikola Mirotic prima della deadline, anche perché in estate saranno free agent.