Gli Warriors detengono il record per la miglior partenza di sempre (24-0 nel 2015-16 per iniziare l'annata): provano a partire col piede giusto anche questa volta (56 volte su 70 i campioni vincono la prima della stagione successiva) ma sono tanti i record da battere nelle prime gare del campionato che va a iniziare domani notte
Quando i Golden State Warriors – ritirati gli anelli dalle mani di Adam Silver – scenderanno in campo contro gli Houston Rockets (diretta Sky Sport 2 HD a partire dalle 4.30 nella notte tra martedì e mercoledì) avranno dalla loro i favori dei pronostici per tanti motivi diversi: sono i campioni in carica; giocano in campo, sul parquet della Oracle Arena; hanno cambiato meno rispetto ai loro avversari. E poi c’è anche un interessante dato statistico a indicarli come probabili vincitori di serata: la stagione successiva all’anello la squadra campione in carica ha iniziato la difesa del proprio titolo con un successo la bellezza di 56 volte su 70 (cinque vittorie negli ultimi cinque anni per i campioni in carica, gli ultimi farlo i Cleveland Cavs contro New York lo scorso 25 ottobre mentre gli ultimi a non riuscirci i Dallas Mavericks al via della stagione 2011-12, sconfitti dagli Heat). Con una prima vittoria contro i Rockets, poi, gli Warriors compierebbero il primo passo per provare a battere il record – da loro stesso detenuto, e stabilito solo nel campionato 2015-16 – per il miglior avvio stagionale di una squadra NBA. Curry e compagni, infatti, quell’anno vinsero 24 partite consecutive prima di conoscere la loro prima sconfitta, distruggendo così il primato allora detenuto in coabitazione dagli Washington Capitols del 1948-49 e dagli Houston Rockets del 1993-94 (15-0 i loro avvii stagionali).
Chi parte col piede giusto (e chi no)
Non sono però gli Warriors la squadra storicamente migliore all’esordio stagionale. Questo titolo spetta infatti ai San Antonio Spurs, che hanno vinto il 64% delle loro prime: 32 vittorie a fronte di soli 18 ko, dati che ne fanno (tra le franchigie in attività) quelli con il record migliore al ritorno in campo. Subito dietro gli Spurs (che cercheranno di ottenere il 33esime esordio vincente in casa contro Minnesota mercoledì notte (altra diretta su Sky Sport 2 HD a partire dalle 3.30), le due squadre più vincenti della storia NBA (Lakers e Celtics) sono anche tra le più vincenti all’esordio stagionale: 43-26 il record di Los Angeles, 44-27 quello di Boston (in campo rispettivamente contro Clippers e Cavs), mentre la peggior squadra NBA alla prima di campionato (i Memphis Grizzlies, titolari di un disastroso 4-18) quest’anno ha un’ottima occasione, in casa contro i New Orleans Pelicans, di iniziare l’annata col piede giusto. Quello che hanno sempre fatto, negli ultimi sei anni, i Miami Heat, titolari della più lunga striscia aperta di successi all’esordio dell’intera lega: cercheranno di allungarla a 7 vincendo il derby della Florida sul campo di Orlando, che a sua volte non vince la prima partita della stagione da 4 anni. Si tratta di un record negativo, per striscia aperta di sconfitte all’esordio, che i Magic condividono con Brooklyn, Milwaukee e Utah, tutti in la notte del 18 ottobre rispettivamente a Indiana, a Boston e in casa contro Denver. Tra le curiosità da seguire in questa prima settimana, una che riguarda anche i Portland Trail Blazers, che aprono la stagione con tre trasferte consecutive (Phoenix, Indiana, Milwaukee) ma che poi nella notte tra il 24 e il 25 ottobre giocano la prima partita casalinga del loro nuovo campionato, un appuntamento risultato vincente nelle ultime 16 annate, dal 2001 al 2016. Toccherà ai New Orleans Pelicans cercare di metter fine a questa striscia record della squadra allenata da coach Stotts.
Record individuali
Tra campo e panchina, le prime gare della stagione presentano anche record individuali in mano ad autentiche leggende del gioco. All’esordio di un nuovo campionato, infatti, nessuno ha mai fatto meglio – dal punto di vista realizzativo – dei 54 punti mandati a bersaglio da Michael Jordan nel 1989 contro le sue vittime preferite, i Cleveland Cavaliers. A dire il vero ci è andato vicino proprio l’anno scorso Anthony Davis, che l’esordio annuale con i Pelicans lo ha bagnato con 50 punti, contro Denver (la seconda miglior prestazione al via, ex aequo con un’altra gara da ricordare di MJ, i 50 segnati ai Knicks nel 1986). Come per Davis, relativamente recenti anche i record riguardanti i rimbalzi: il top appartiene a Dwight Howard (26 all’esordio in maglia Houston contro la sua squadra attuale, gli Hornets, nel 2013), mentre ne hanno catturati 23 a testa Vucevic con i Magic nel 2014 e Varejao in maglia Cavs nel 2012. Si deve tornare invece al 1989 – e alle mani magiche di John Stockton – per trovare il record per assist all’esordio stagionale, 19 distribuiti contro Denver. Tra tutti i record alle prime, uno appartiene anche a un nostro giocatore: Danilo Gallinari detiene con Dennis Scott il record per triple a segno all’esordio stagionale (7 quelle mandate a bersaglio in maglia Knicks nel 2009 contro Miami). Sul fronte delle panchine, auguri ai Minnesota Timberwolves: esordiscono infatti contro la squadra allenata da Gregg Popovich, uno che in 20 prime stagionali è tornato a casa con 18 vittorie, la percentuale più alta (90%) tra gli allenatori in attività (con un minimo di tre gare allenate).