Alla vigilia della sfida contro i Celtics (in diretta nella notte tra giovedì e venerdì su Sky Sport 2 dalle 2), coach Kerr ha parlato di Boston come della squadra del futuro a Est: “Con quel mix di talento, giovani e scelte sono destinati a restare al vertice a lungo”. Una stoccata ai Cavaliers?
Le gerarchie cambiano, le situazioni si evolvono e spesso il mercato, le trade e gli infortuni tendono ancora di più a scombinare le carte. Insomma, la possibilità di ritrovarsi per la quarta annata consecutiva con le stesse due franchigie in finale NBA sarebbe un evento più unico che raro, sintomatico della forza e dello spessore dei Golden State Warriors e dei Cleveland Cavaliers. I campioni NBA però guardano anche al futuro e alle minacce emergenti che con il passare delle settimane diventano sempre meno trascurabili; i Celtics, prossimo avversario della squadra di coach Kerr, rientrano a pieno titolo in questa categoria: “Mi sembra evidente che Boston sia la squadra del futuro della Eastern Conference, con tutte le scelte e gli asset di cui continuano a disporre, uniti ai loro giovani talenti e a uno staff eccezionale. E poi Kyrie Irving è un giocatore incredibile. Sono una squadra destinata a restare al vertice della Conference molto a lungo negli anni a venire. Quanto questo tempo sia già arrivato o bisognerà aspettarlo ancora un po’ verrà determinato nelle prossime settimane, ma è evidente che loro puntano a essere primi sin da subito”. In vetta in effetti ci sono già, in sella a una striscia di successi da record che i bianco-verdi non vogliono smettere di cavalcare. “Sono davvero molto in sintonia tra loro e soprattutto sono super motivati. Sono una squadra in continua ascesa nell’ultimo biennio: hanno perso una finale di Conference e adesso è chiaro che puntano al titolo NBA, nonostante l’assenza di Hayward e tutti gli altri spiacevoli infortuni. Boston infatti sta distruggendo tutti gli avversari: sarà molto divertente e stimolante la sfida contro di loro”. Divertente per loro e per noi, tutta da godere nella notte tra giovedì e venerdì su Sky Sport 2 HD dalle 2.
“Boston è la squadra di Irving, Cleveland non lo è mai stata”
Delle lodi e parole di stima lette da molti come una stoccata nei confronti proprio dei Cavaliers, che non hanno alcuna intenzione di abdicare e di lasciare il trono della Eastern Conference. Per restare al vertice però, dovranno riuscire a battere il proprio passato. A lasciarsi alla spalle Kyrie Irving anche sul parquet: “Penso che questa sia la sua squadra; a Cleveland, nonostante fosse una forza travolgente e dominante, le chiavi della franchigia sono sempre rimaste saldamente nelle mani di LeBron. Irving sa bene che adesso questi sono i suoi ragazzi e sta provando a farli crescere e compattare attorno a sé. È soltanto un’altra fase nel suo percorso di crescita: ammiro la scelta che ha fatto Kyrie, sapeva a cosa andava incontro e lo ha fatto comunque. È stato una spina nel fianco per noi per tanti anni e in futuro continuerà a esserlo; semplicemente lo farà vestito in verde”. Steve Kerr non le manda certo a dire, né usa giri di parole; non è mai stato nel suo stile. Soprattutto quando c'è da pronunciare frasi che possono risultare politicamente scorrette (essere cresciuto alla corte di Gregg Popovich e Phil Jackson aiuta sotto questo aspetto). “Come al solito è sempre molto divertente giocare contro le migliore squadre dell’altra Conference: sei costretto a vederli giocare sempre e solo in TV e hai soltanto due occasioni all’anno per incrociarli. Devi sfruttare al meglio l’opportunità di osservarli dal vivo”. Meglio prendere appunti; potrebbero tornare utili a giugno.