Deluso dalla propria prestazione individuale (“Mi aspettavo di meglio, anche se ero al rientro dopo tanto tempo”) e dalla sconfitta (“Dobbiamo essere più costanti nel nostro sforzo”), l’azzurro cerca di restare positivo in chiave playoff: “È ancora lunga, speriamo bene…”
Il tanto atteso rientro di Danilo Gallinari non porta in dote la sperata vittoria ai Clippers, che in casa contro Minnesota perdono la quarta gara di fila e la settima delle undici disputate allo Staples Center. “Abbiamo vinto terzo e quarto quarto – dice Gallinari negli spogliatoi dopo la partita – ma le gare durano 48 minuti e noi dobbiamo imparare a essere più costanti nel nostro sforzo, soprattutto difensivamente, perché se concediamo tanto all’inizio quello che facciamo dopo non basta”. Scontento dell’esito della gara, l’azzurro lo è ancora di più della propria prestazione al rientro, anche se ci si poteva aspettare un po’ di ruggine dopo la lunga sosta ai box per lo stiramento al gluteo: “Vero, ma mi aspettavo comunque di più da me stesso, al rientro. Invece a un prestazione così-così dal punto di vista personale si è aggiunta anche una sconfitta di squadra. Io personalmente devo pensare a recuperare un po’ di condizione e noi come squadra dobbiamo già mettere la testa sulla prossima gara e cercare di vincerla [sabato in casa contro Washington, in streaming sul sito di Sky Sport, ndr]”. Per Gallinari contro i Timberwolves solo 2/13 al campo per 7 punti totali, con 4 rimbalzi e 2 palle perse in 26 minuti. “I numeri dicono che la mia prestazione di stasera è stata pessima – ammette il Gallo – ma io fisicamente non sto male, oggi non ho avuto particolari fastidi né alla mano né al gluteo, dove mi ero infortunato. Semplicemente la palla non entrava, tutto qui. Allenarsi serve solo fino a un certo punto, perché il ritmo partita è qualcosa di completamente diverso e io devo riprenderlo al più presto”.
Un futuro incerto
Forse a non aiutare è anche una situazione confusa attorno alla squadra, che certo non si aspettava di essere titolare di un record perdente dopo quasi due mesi di stagione regolare, trovandosi così quasi automaticamente al centro di voci che riguardano possibili scambi di mercato. “Le voci che sentiamo anche noi [l’ipotesi che i Clippers possano cedere DeAndre Jordan, ndr] fanno parte del nostro mondo, direi anche del nostro lavoro: non ci facciamo caso, non occupa certo le nostre discussioni, che dentro le quattro mura degli spogliatoi riguardano soltanto il piano partita, gli avversari e il modo migliore per cercare di scendere in campo e vincere. I playoff? È difficile, la rincorsa alla postseason sta diventando un obiettivo sempre più duro, però la stagione è ancora lunga, siamo solo a dicembre e un calendario come quello della NBA ti dà la possibilità di ribaltare situazioni anche difficili, per cui noi speriamo di potercela ancora fare”.
[intervista di Zeno Pisani | Video di Sheyla Ornelas]