La NBA ha deciso di raddoppiare i premi per la partita delle stelle: i 12 membri della squadra vincente guadagneranno 100.000 dollari ciascuno, mentre chi perde rimarrà fermo ai "vecchi" 25.000. Dopo i roster scelti dai due capitani, un nuovo tentativo per migliorare la competitività della sfida della domenica
La partita delle stelle negli ultimi anni, si sa, non è mai stata esattamente il massimo per competitività e impegno in campo. Dopo che la situazione è degenerata negli ultimi anni, la NBA insieme all’associazione giocatori sta cercando in qualche modo di alzare il livello della competizione: uno di questi è stata l’idea di cambiare la composizione dei roster affidandole a due capitani, un’altra — riportata ieri da Chris Haynes di ESPN — è tanto vecchia quanto efficace, ovverosia dare più soldi alla squadra vincente. La NBA infatti raddoppierà il premio per i vincitori della partita delle stelle passando da 50.000 a 100.000 dollari per ciascuno dei dodici membri della squadra vincente, mentre chi perde rimarrà fermo ai precedenti 25.000. La NBA spera che quei 75.000 dollari di differenza tra vittoria e sconfitta finiscano per fare la differenza anche in campo, e gli All-Star che hanno parlato con ESPN sembrano essere dello stesso avviso. “Mi piace pensare che sia così” ha detto Al Horford dei Boston Celtics. “Penso che ora la prenderanno molto più sul serio. Negli ultimi anni la partita non è stata granché e noi tutti ne siamo consapevoli. Ma indipendentemente da quello spero che i ragazzi vogliano andare in campo per competere. È un bell’incentivo di sicuro: ci butteremo a terra per recuperare i palloni vaganti”. Sentimento condiviso anche dal suo compagno di squadra a Boston Kyrie Irving (“Certamente rende le cose più interessanti, è una differenza enorme”) e il suo nel Team Steph Klay Thompson (“Aiuta di sicuro, sono un sacco di soldi”), oltre che al capitano stesso della sua squadra Curry. “È una somma notevole. Alcuni giocatori semplicemente vogliono prendere parte a una gara che sia degna del tempo che ci spendono” ha detto il due volte MPV, aggiungendo un ulteriore modifica che farebbe. “Un’idea potrebbe essere quella di accorciare la giornata: tutta la domenica per noi è un’enorme fatica. Ci sono gli obblighi coi media, le apparizioni con gli sponsor, le introduzioni che non finiscono mai… Ovviamente è tutto fatto per la TV, ma c’è comunque una partita da giocare dopo tutta quella trafila. Spero che tutti i cambiamenti rendano la gara un po’ migliore: non sarà come la sfida con i Celtics, ma dovrebbe essere meglio”.
Le squadre
La partita si giocherà il prossimo 18 febbraio — in diretta anche su Sky Sport — e vedrà affrontarsi la squadra scelta da LeBron James contro quella di Steph Curry. Ecco come sono composti i due roster.
Team LeBron
LeBron James, Kevin Durant, Kyrie Irving, Anthony Davis, Bradley Beal, LaMarcus Aldridge, Kevin Love, Russell Westbrook, Victor Oladipo, Kristaps Porzingis, John Wall e Paul George (sostituto di DeMarcus Cousins infortunato).
Team Steph
Steph Curry, Giannis Antetokounmpo, DeMar DeRozan, James Harden, Joel Embiid, Damian Lillard, Jimmy Butler, Draymond Green, Kyle Lowry, Klay Thompson, Karl-Anthony Towns e Al Horford.