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NBA, il grande mercato dei Los Angeles Lakers: "Nessuno ha più spazio di noi"

NBA

Le cessioni di Clarkson e Nance hanno permesso ai Lakers di aprire lo spazio salariale per due contratti al massimo in questa o nella prossima estate. "Non siamo una squadra da playoff oggi, ma ora possiamo fare il prossimo passo" ha dichiarato un soddisfatto Magic Johnson, mentre il GM Rob Pelinka è sicuro: "Siamo nella posizione migliore di tutta l’NBA in termini di spazio salariale".

I Los Angeles Lakers avevano un solo obiettivo per questa deadline del mercato: fare tutto il possibile per posizionarsi il meglio possibile per il futuro – che fosse nel 2018 o, come ammesso qualche giorno fa, nel 2019. L’obiettivo è stato raggiunto in grande stile, mettendo la franchigia in posizione perfetta per avere spazio per uno o anche due contratti al massimo salariale. Cedendo i 26 milioni complessivi dovuti a Jordan Clarkson e Larry Nance Jr. per questa e la prossima stagione, ottenendo invece indietro i contratti in scadenza di Isaiah Thomas e Channing Frye (più la ciliegina di una prima scelta al prossimo Draft), i Lakers possono arrivare ad avere fino a 46.9 milioni di spazio già quest’estate. Rinunciando ai diritti su Julius Randle (che sarà restricted free agent) e spalmando i 37 milioni rimanenti sul contratto di Luol Deng su più stagioni, i gialloviola potrebbero anche avere 70 milioni di spazio già dal 2018 – abbastanza per due massimi salariali come, per esempio, i tanto sognati LeBron James e Paul George. “Non avrei fatto queste mosse se non fossi stato sicuro di quello che stavamo facendo” ha dichiarato il presidente della squadra Magic Johnson dopo la deadline. “Ci piace questo gruppo, ma dobbiamo prendere in considerazione una visione di insieme. Non importa quanto abbiamo giocato bene ultimamente [8 vittorie nelle ultime 10 gare, ndr], non siamo una squadra da playoff visto che non siamo tra le prime otto a Ovest. Questa è la realtà. E io non voglio rimanere in questa posizione. Per tornare ai playoff, l’unica strada è quella di aggiungere altri pezzi a quelli che già abbiamo. Questo scambio ci permette di fare quel prossimo passo”.

Arriva Isaiah Thomas: che ruolo avrà?

I Lakers però hanno ancora una stagione da concludere, e in queste partite che mancano potranno dare un’occhiata approfondita alle condizioni di Isaiah Thomas, dandogli spazio e minuti per sopperire all’assenza di Lonzo Ball (ancora fuori con un problema al legamento mediale del ginocchio) e valutando se può avere senso offrirgli un contratto quest’estate. “Gli abbiamo parlato, è carichissimo” ha confermato Magic. “Ha detto che suo padre è nato e cresciuto a Inglewood [oltre ad aver perso la famosa scommessa con un amico tifoso dei Detroit Pistons che lo ha portato a essere chiamato come Isiah Thomas, ndr]. In questo momento poi Zo è infortunato e abbiamo bisogno di una point guard, specialmente una che ha quel tipo di esperienza e che sappia sia segnare che passare il pallone. Vogliamo che arrivi qua in fretta e glielo abbiamo detto: ci serve uno che venga qui a guidare le truppe”. Johnson però non ha fatto promesse riguardo al suo ruolo in squadra, e anzi è probabile che Thomas non sarà titolare in gialloviola – cosa che potrebbe irritarlo, dopo essere diventato All-Star partendo in quintetto. “Non è importante chi comincia la partita, ma quanti minuti si giocano” ha detto Magic cercando di schivare la questione. “E lui avrà un sacco di minuti a disposizione”.

La miglior situazione salariale della lega?

Insieme a Thomas arriva anche Channing Frye che si riunisce con Luke Walton, suo compagno all’università di Arizona, e che finirà la stagione in gialloviola portando la sua personalità e la sua esperienza nello spogliatoio. Ovvio però che il suo maggiore valore sia come contratto in scadenza, perché quello spazio salariale sarà la pietra angolare attorno alla quale costruire i prossimi grandi Lakers. “Ci sono tantissimi modi per poter utilizzare quello spazio” ha dichiarato il GM Rob Pelinka. “Quella più ovvia sono i giocatori che possiamo firmare a luglio 2018 o 2019, perché adesso abbiamo davvero lo spazio per due giocatori al massimo salariale se decidiamo di farlo, oppure uno nel 2018 e un altro del 2019. Avere così tanta flessibilità è straordinario: se ci si mette a studiare bene il salary cap, pensiamo di avere la franchigia nella posizione migliore di tutta l’NBA in termini di spazio salariale”. In effetti, anche se dovessero mancare i “pesci grossi” nel 2018, i Lakers potrebbero sfruttare lo spazio a disposizione per assorbire contratti indesiderati (a condizione che siano in scadenza nel 2019) e aumentare il proprio tesoretto di scelte o di giovani interessanti per continuare a ricostruire il roster – una situazione invidiabile anche perché lo spazio salariale sarà quasi nullo per la stragrande maggioranza delle squadre della lega, mettendo i Lakers in una posizione davvero privilegiata. “Se guardate le squadre che stanno facendo davvero bene in questo momento, come i Boston Celtics, troverete che hanno sfruttato la flessibilità a proprio vantaggio per migliorare il proprio futuro. Non possiamo parlare di giocatori specifici” ha continuato Pelinka, coprendosi la bocca per evitare di incorrere in un’altra multa da parte della lega dopo quella da 50.000 ricevuta da Magic Johnson per aver parlato di Giannis Antetokounmpo. “I Celtics erano nelle condizioni ideali per poter sfruttare le opportunità che si sono presentati e piano piano sono diventati una squadra d’élite. Ora noi siamo nella stessa posizione, cosa che non eravamo prima di questo scambio. Sappiamo che quelle occasioni arriveranno, e le sfrutteremo. In questa lega non puoi essere una squadra di altissimo livello senza giocatori d’élite. E per riuscire a ottenerli la strategia non può che essere questa”.