I Celtics sono la seconda forza della Eastern Conference, con un rassicurante vantaggio in classifica sulle inseguitrici. A Boston però nelle prossime settimane dovranno fare i conti con una lunga lista di infortunati, preoccupante soprattutto in vista dei playoff
Si allunga in maniera preoccupante la lista degli infortunati in casa Celtics, già rimaneggiati dopo il brutto colpo alla testa subito da Jaylen Brown (alle prese con il protocollo previsto dalla lega ogni volta che un giocatore prende una botta del genere) e con Al Horford che non ha neanche indossato la tuta nella sfida contro Indiana. A loro si è poi aggiunto Kyrie Irving, come raccontato già nelle ore scorse: il numero 11 ha lamentato il dolore continuo al ginocchio sinistro; un fastidio che va risolto solo con il riposo. Un’assenza che nessuno ha voluto quantificare in termini di durata, ma che certamente metterà a dura prova la resa dei Celtics in regular season nelle prossime gare. “Beh, ma questo lo sapevamo già? Dov’ è la novità…”, verrebbe da pensare. Il problema è che alla lista vanno ad aggiungersi altri nomi importanti nell’economia della rotazione di Boston. Marcus Smart infatti è alle prese con la lesione al tendine del pollice destro, altro regalo rimasto in dote ai Celtics dopo la disastrosa gara persa nel finale contro i Pacers. Durante la sfida Smart ha fasciato il dito e proseguito a giocare, limitato dal dolore nel finale di partita: “Dà fastidio, ma tornerà tutto a posto. È come se fosse una distorsione”, raccontava il numero 36, consapevole che la sua presenza sul parquet diventa decisiva in questo ultimo mese di regular season. A preoccupare però non è tanto l’entità del problema, quanto il sovraffollamento dell’infermeria nella quale è entrato fino a fine stagione anche Daniel Theis - il rookie tedesco fermato da una lesione al legamento sinistro. Anche lui, neanche a dirlo, uscito malconcio dalla partita maledetta contro i Pacers: “Quando è stato allacciato da dietro da Oladipo, purtroppo ha caricato tutto il peso sul menisco – racconta coach Stevens -. Molto probabilmente ha finito in anticipo la stagione, una notizia pessima. Ha giocato una regular season incredibile e questo è un duro colpo per il suo morale”. Spazio dunque a Greg Monroe, arrivato ormai da un mese a Boston e pronto a prendersi minuti e responsabilità, oltre ai vari Semi Ojeleye e Guerschon Yabusele, entrambi richiamati di corsa in gruppo. Resta ancora lontano dal rientro Gordon Hayward, fuori dalla prima partita della regular season e non intenzionato a forzare il ritorno in campo in alcun modo. I Celtics dovranno dunque fare di necessità virtù; una dote già mostrata in passato da coach Stevens.