Cinque leggende dei Lakers, due telecronisti, due Hall of Famer dell'hockey e un pugile: ecco chi si è guadagnato una statua nella Star Plaza della casa dello sport di Los Angeles
Quella di Elgin Baylor è la decima statua inaugurata allo Staples Center in neanche 20 anni di attività. Ecco quali leggende dello sport losangeleno si sono meritate un’opera in grado di tramandarne la memoria nei decenni a venire.
La terza statua dello Staples è dedicata al pugile nativo di L.A. Oscar De La Hoya ed è stata svelata l’1 dicembre 2008. Nel corso della sua carriera ha vinto un oro olimpico a Barcellona 1992 e ha vinto 39 incontri su 45 disputati, di cui 30 per K.O.
Un anno e mezzo dopo è stato lo storico telecronista delle partite dei Laker Chick Hearn a guadagnarsi la quarta statua dello Staples, l’unica da seduto dietro una scrivania
Il 17 febbraio del 2011 i Lakers hanno onorato la carriera di Jerry West, Mr. Logo, uno dei giocatori più importanti della storia della franchigia
Un anno e mezzo dopo è arrivata anche la sesta statua, dedicata questa volta al miglior marcatore della storia della NBA Kareem Abdul-Jabbar, svelata il 16 febbraio 2012
Per la settima statua il riconoscimento è stato dato a Luc Robitaille, Hall of Famer dei Kings di hockey celebrato il 7 marzo 2015
Storia recente: il 24 marzo di un anno fa i Lakers hanno inaugurato una colossale statua di Shaquille O’Neal mentre schiaccia nell’iconica posa che tifosi e avversari hanno imparato a conoscere -
Tutto pronto a L.A.: ecco la statua per ShaqMeno di tre mesi fa anche i Kings hanno voluto dedicare una statua al loro telecronista storico, Bob Miller, che ha avuto la sua opera svelata il 13 gennaio
Alla presenza di Jerry West, Magic Johnson, Kareem Abdul-Jabbar, Kobe Bryant, Pat Riley, Bill Russell, James Worthy, Jamaal Wilkes, Gail Goodrich e Walt Frazier, i Lakers hanno svelato la statua del giocatore che ha salvato la franchigia. La storia vuole che i Minneapolis Lakers, se non avessero preso lui al Derby, sarebbero probabilmente scomparsi per mancanza di introit. E chissà cosa sarebbe successo alla storia del basket senza di lui…