New Orleans, trascinata da un Jrue Holiday da massimo in carriera e dal solito Anthony Davis, vince anche gara-2 e ipoteca il passaggio del turno: a Portland adesso serve un miracolo nelle due sfide in trasferta per rimettere in piedi la serie
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Portland Trail Blazers-New Orleans Pelicans 102-111
I Pelicans vincono con merito anche gara-2 e ipotecano il passaggio del turno, ritornando a New Orleans con la possibilità di chiudere i conti senza mettere più piede in Oregon. Il protagonista del successo degli ospiti è Jrue Holiday, che gioca una partita da All-Star su entrambi i lati del campo e si regala una serata da massimo in carriera ai playoff: 33 punti, 14/24 al tiro e nove assist. La sua giocata più importante arriva a 70 secondi dalla sirena, quando in isolamento mette la tripla che regala due possessi di vantaggio a New Orleans. Ai Blazers infatti, ritornati in testa negli ultimi minuti della sfida, bastano un paio di passaggi a vuoto in attacco per ritrovarsi costretti a subire un parziale da 9-0 che sostanzialmente chiude i conti. L’ultima stilettata è quella di Rajon Rondo, lasciato (giustamente, viste le percentuali) solo in angolo: tripla del +8 a 38 secondi dalla sirena e gara chiusa. L’ex point guard di Boston, Chicago e tante altre sfiora l’undicesima tripla doppia in carriera ai playoff, mettendo a referto 16 punti, dieci rimbalzi e nove assist. Un successo fondamentale dunque, anche perché ottenuto arrivando a parlare di Anthony Davis in questo recap soltanto dopo 200 parole: il n°23 è come al solito determinante, felice di poter condividere con più compagni il peso dell’attacco in una gara da 22 punti, 50% al tiro, 13 rimbalzi e due stoppate. Ordinaria amministrazione dunque - peggior partita a livello realizzativo ai playoff in realtà, ma viene da ridere a scriverlo viste le cifre -, per un gruppo che si sta rivelando molto più equipaggiato del previsto. A cambiare l’inerzia della gara è stato il terzo quarto, chiuso dai Pelicans con un parziale di 33-19 grazie all’impatto offensivo, all’infortunio di Jusuf Nurkic che ha sottratto una pedina importante ai Blazers, ma soprattutto alla capacità difensiva nel rendere la vita impossibile a Portland. I padroni di casa segnano solo quattro punti nel pitturato nella terza frazione (contro i 34 del primo tempo) e tentano ben 11 dei 15 tiri totali dopo aver optato per soluzioni personali e non frutto di un assist (solo quattro di quei tentativi hanno trovato il fondo della retina). Il peggior modo per vedersela contro atleti come Holiday e Davis.
Portland, che disastro: serie finita?
Stesso copione dunque, stesse forze in campo e, purtroppo per Portland, stesso finale. I Blazers incassano il secondo ko nella serie, ancora una volta in casa, compromettendo in maniera quasi definitiva le loro possibilità di vincere la serie. La squadra dell’Oregon non riesce a venire fuori dal piano partita di New Orleans, fatto di raddoppi asfissianti su Lillard e McCollum e di ritmo forsennato e spinto a più non posso. Due scelte che Portland dimostra di non digerire, nonostante il rientro di Harkless garantisca un’alternativa in più che era mancata in gara-1. Lui e Aminu sono i due giocatori più efficaci (Harkless 11 punti e 5/5 dal campo): quando loro vanno a segno (vedi filotto di tre triple nel secondo quarto di Aminu), i Blazers iniziano a carburare. Poi però servirebbe lo strappo dato dai canestri del backcourt, che non sempre arrivano. A sette minuti dal termine Lillard rimette in parità la sfida con un gioco da quattro punti che sembra il preludio per la sua esplosione, ma il n°0 in realtà continua faticare in una sfida da 1/7 dall’arco e ben sette palle perse – nuovo record negativo in carriera ai playoff. A questo poi si aggiunge l’assenza per quasi tutto il secondo tempo di Nurkic, chiamato dai compagni a fare un passo avanti e fuori dai giochi a inizio ripresa. New Orleans infatti parte fortissimo, spazzando tutto e tutti anche con il lungo bosniaco sul parquet; costretto a prendere la via degli spogliatoi zoppicante dopo soli 15 minuti d’utilizzo e ritornato in panchina soltanto per incitare i compagni. Portland concede il 51% dal campo e il 50% dall’arco a New Orleans, con 50 punti in area. Il problema però resta l’attacco. Per rendere l’idea: nelle due sfide, come combinato totale, Lillard e McCollum hanno tirato 29/80, contro il 24/44 del solo Holiday. Ecco, una roba simile non l’avrebbe pronosticata nessuno 72 ore fa.