Playoff NBA 2018, Indiana-Cleveland 100-104: i Cavs sono ancora vivi, James e Korver firmano il 2-2
NBALeBron James segna 32 punti e Kyle Korver ne aggiunge 18 fondamentali per riprendersi il fattore campo dagli Indiana Pacers, a cui non basta l’ennesima rimonta partita da -16. Si torna a Cleveland sul 2-2 per una Gara-5 fondamentale
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Lo spartito delle partite tra Cleveland Cavaliers e Indiana Pacers sta cominciando ormai a seguire sempre lo stesso spartito. In mezzo a uno scontro duro, fisico e a volte sopra la linea (principalmente per la presenza di Lance Stephenson), i Cavs riescono a costruire un vantaggio sopra i 15 punti e poi puntualmente lo sprecano, arrivando a giocarsela negli ultimi minuti di gara. In Gara-2 la rimonta dei Pacers si è infranta sulla tripla del possibile pareggio sbagliata da Victor Oladipo; in Gara-3 si è concretizzata grazie alla super prestazione di Bojan Bogdanovic; e in Gara-4 era riuscita a mettere la testa avanti sul 93-91 a 4 minuti e mezzo dalla fine dopo essere andata sotto anche di 16 lunghezze nel secondo quarto. Questa volta, però, LeBron James è riuscito a trovare l’aiuto che andava cercando ormai disperatamente, e lo ha scovato sotto forma di Kyle Korver. Il Re e il tiratore dei Cavs hanno combinato per 11 degli ultimi 13 punti di Cleveland, propiziando un parziale di 10-2 che ha di fatto salvato la stagione dei vice-campioni in carica. James è stato come al solito strepitoso, chiudendo con una doppia doppia da 32 punti e 13 rimbalzi a cui ha aggiunto 7 assist (100^ partita di playoff con 30+ punti, solo Michael Jordan sopra a lui con 109); Korver lo ha accompagnato con 18 grazie a quattro triple, due delle quali fondamentali nell’ultimo quarto per vincere la prima gara su quattro tentativi a Indianapolis in questa stagione. Per la prima volta in questa serie i Cavs hanno avuto più di tre giocatori in doppia cifra: ad aggiungersi a James e Korver sono stati Jordan Clarkson (12 punti cominciando con 5/5 nel primo tempo) e J.R. Smith, che oltre a segnare anche lui 12 punti (tre dei quali con una bomba impossibile dalla sua metà campo) è stato eccellente nel tenere Victor Oladipo a 5/20 al tiro, dando finalmente un segno tangibile della sua presenza in questa stagione. I Cavs non hanno invece potuto contare su George Hill, fermato dai problemi alla schiena rimediati in Gara-3 e sostituito da José Calderon in quintetto, e di fatto non hanno avuto Kevin Love, autore di due falli nei primi tre minuti di gara e poi inefficace con 5 punti e 11 rimbalzi, senza mai trovare ritmo. Il fatto che i Cavs siano riusciti a vincere pur senza avere un contributo tangibile del loro teorico secondo miglior giocatore deve far ben sperare coach Lue, anche se i problemi di questo gruppo — presentatosi con un completo all-black sempre gentilmente dal Re — sono tutt’altro che risolti.
La rincorsa di Indiana si infrange davanti a James e Korver
Indiana ancora una volta deve fare mea culpa per l’ennesima partenza lenta di questa serie, ormai diventata la terza consecutiva. Rimontare svantaggi in doppia cifra è una cosa che riesce bene a questa squadra, ma non è certamente un modo ottimale di giocarsi una serie di playoff contro LeBron James. Di buono c’è che, al netto del già citato 5/20 per 17 punti di Oladipo, ben sei suoi compagni hanno chiuso in doppia cifra, guidati dai 19 dalla panchina di un Domantas Sabonis da 9/12 al tiro e dai 17 di Myles Turner. Tra questi anche un Lance Stephenson da 11 punti e 6 assist, come sempre in prima fila quando c’è da provocare, stuzzicare e giocare in maniera fisica con gli avversari. L’ultimo nemico fattosi da “Born Ready” si chiama Jeff Green, con il quale si è allacciato in una sorta di riproposizione di Wrestlemania andando a rimbalzo sull’ultimo possesso a 9 secondi dalla fine. A differenza del tecnico che era riuscito a strappare a James reo di averlo mandato per le terre, nel caso dell’allacciamento con Green la terna arbitrale ha deciso di punirlo, mandando l’ala dei Cavs in lunetta per due tiri liberi. L’ondivago numero 32 dei Cavs ha segnato il primo dei due liberi portando i suoi a due possessi di vantaggio, rendendo inutile anche l’ultima preghiera di un Bogdanovic tenuto a soli 10 punti con 4/13 al tiro dopo la super prestazione di Gara-3. Si torna a Cleveland in perfetta parità per la “pivotal Game-5” prevista per la notte tra mercoledì e giovedì: chi vince il quinto episodio sul 2-2 di solito porta a casa la serie nell’86% delle volte, e ora sta a Cleveland e Indiana dirci chi ne ha di più per superare il turno.