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NBA, Charles Barkley fa retromarcia: "Non dovevo attaccare Green, scusatemi"

NBA

Le parole di Barkley ("Vorrei prendere Green a pugni in faccia") hanno sollevato un polverone, costringendo il commentatore di TNT a fare un passo indietro. "Non volevo di certo aggredirlo, ma non avrei dovuto dire quelle parole"

Le parole sono macigni, soprattutto quando vengono pronunciate di fronte a milioni di telespettatori. E Charles Barkley, ex All-Star NBA e da anni commentatore di TNT, ha decisamente passato il limite nel suo ultimo attacco a Draymond Green. “Vorrei prenderlo a pugni in faccia”, è stata l’affermazione sottolineata più volte e che ha fatto insorgere il diretto interessato nel dopo partita del successo in gara-2 contro New Orleans. Le parole ragionevoli e pacate di Green hanno messo spalle al muro Barkley, costringendolo volente o nolente a fare marcia indietro e chiedere scusa: “Ho detto una frase che non avrei dovuto pronunciare. Voglio dimostrare di essere uomo al 100% chiedendo scusa, ero assolutamente in errore nel dire quelle parole”. Le allusioni fatte da Green alla proprietà di TNT e a come il maggiore sponsor NBA in realtà non ha convenienza nello screditare il lavoro dei giocatori sul parquet, hanno sortito effetto. Barkley inoltre spiega come quello che ha detto fosse facilmente fraintendibile: “Non era di certo una frase da interpretare in maniera letterale: non era mia intenzione voler fare realmente a botte con un giocatore NBA”. L’esempio fatto dal commentatore lascia il tempo che trova: in passato infatti, quando Barkley scendeva in campo da protagonista, aveva più volte ripetuto di voler prendere a pugni Dennis Rodman (anche in quel caso, auguri), senza poi aver realmente dato seguito alle sue parole e limitandosi così a provocare l’avversario. Barkley associa la figura di Green a quella dei Bad Boys di Detroit di fine anni ’80, come Bill Laimbeer e tanti altri che facevano dello scontro e della durezza la loro cifra stilistica sul parquet. Un giocatore “fastidioso”: “Sono tutti degli ottimi atleti, ma inevitabilmente ti irritano non poco in campo. Ma come ho già detto, ero in errore quando mi sono permesso di andare oltre e di sottolinearlo in quel modo, per quello voglio chiedere scusa a tutti”. Tutto risolto quindi, Green può stare tranquillo: quando incrocerà Barkley nelle prossime settimane a bordocampo, non dovrà pararsi. Non dovrebbe arrivare nessun colpo al volto.