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NBA, i Philadelphia 76ers valutano seriamente il licenziamento di Bryan Colangelo

NBA

Secondo quanto riportato da ESPN, i Philadelphia 76ers starebbero pensando seriamente di licenziare il presidente Bryan Colangelo dopo lo scandalo legato agli account fake su Twitter riconducibili a lui. La credibilità all'interno e al di fuori della franchigia sarebbe infatti troppo compromessa per continuare

Mentre le NBA Finals impazzano a Oakland, dall’altra parte degli Stati Uniti si continua a parlare dello scandalo riguardante gli account Twitter legati alla figura del presidente dei Philadelphia 76ers Bryan Colangelo. Secondo quanto riportato da ESPN, l’investigazione affidata a un’agenzia esterna si sta concentrando sempre di più sulla figura della moglie di Bryan Colangelo, Barbara Bottini: le indagini non sono ancora state concluse, ma le prime notizie che filtrano dicono che la proprietà della franchigia sembra seriamente intenzionata a licenziare il capo della dirigenza. La storia pubblicata originariamente dal sito The Ringer ha provocato “imbarazzo e rabbia” all’interno della proprietà, che secondo quanto riferito ha mostrato poca, per non dire alcuna, inclinazione a separare le responsabilità di Colangelo anche nel caso in cui non sia stato lui in prima persona a scrivere quei tweet, ma un membro della sua famiglia. Come a dire: indipendente da chi abbia scritto, il colpevole è comunque il presidente, anche perché nessuno al di fuori della cerchia dei Sixers avrebbe dovuto conoscere così tante cose sugli affari interni della squadra. Colangelo ha discusso apertamente con la franchigia della possibilità che sia stata sua moglie a scrivere quelle cose e ha consegnato i suoi cellulari agli investigatori per le verifiche del caso: all’interno della dirigenza molti si stanno preparando a un suo possibile licenziamento, anche se alcuni mantengono viva la speranza che il presidente possa sopravvivere a questo scandalo. Colangelo avrebbe rivelato ai suoi collaboratori più vicini di sapere chi sia il responsabile dei tweet, ma insiste nel sostenere che non ha niente a che fare con essi e che non ne era a conoscenza prima che il giornalista di The Ringer Ben Detrick gli chiedesse spiegazioni sugli account. La proprietà dei Sixers si trova ora davanti a una scelta difficile: Colangelo è stato responsabile negli ultimi due anni per la crescita della squadra, arrivata fino al secondo turno di playoff dopo un miglioramento di 24 vittorie rispetto allo scorso anno, ma la paura è che la sua credibilità sia definitivamente compromessa — sia all’interno della franchigia (e in particolare nei confronti di Joel Embiid e Markelle Fultz) sia al di fuori, alla vigilia di un mese di luglio in cui i Sixers vorrebbero fare la corte a free agent del calibro di LeBron James e Paul George. Staremo a vedere quale sarà la decisione della proprietà alla fine dell’investigazione, ma per il momento le cose non sembrano mettersi bene per la famiglia Colangelo.