Non solo 51 punti e una super partita, ma anche un abbigliamento che ha fatto molto discutere per LeBron James: una scelta stilistica che è costata un bel po' al n°23 dei Cavaliers, che in questi playoff si è preoccupato anche di vestire i propri compagni
Prima di giocare forse la miglior gara della sua carriera ai playoff e segnare 51 punti, spostando così il focus su quanto sia stato incredibile il suo sforzo nonostante la sconfitta, di LeBron James si è parlato a lungo (sui social, e non solo) per la sua scelta discutibile nell’abbigliamento da indossare durante e dopo l’arrivo alla Oracle Arena per gara-1. Un completo elegante, camicia-giacca-cravatta perfette per il suo corpo statuario, seguito poi da un pantaloncino corto (!), uno scarpone nero in bella vista, con calzino di filo tirato fin sotto il ginocchio. Il tutto corredato da una borsa con pelle di coccodrillo dentro la quale è difficile immaginare ci fossero scarpe da ginnastica e asciugamani. A quello pensa il numeroso staff dei Cavaliers, mentre arrivare all’arena è diventata una vera e propria passerella. Il mezzo busto di James sarebbe stato perfetto, ma la visione completa del suo outfit ha fatto storcere il naso a molti. E così, dopo che la partita è finita, in molti sono andati a fargli i conti in tasca per calcolare quanto bisogna spendere per indossare abiti e accessori del genere. Il totale è da capogiro: circa 47mila dollari per mettere insieme un completo di quel tipo. Il pezzo pregiato è la borsa, da 41mila dollari (come riportato sul sito da cui certosinamente sono stati riportati tutti i prezzi al dettaglio); il sogno di molte signore che impazzirebbero per un regalo di quel valore. Spulciando il sito di Thom Browne, lo stilista newyorchese a cui James si è spesso affidato per scegliere il suo abbigliamento, si scopre che la giacca con la cravatta costano oltre 2.500 dollari, a cui si aggiungono i 330 della camicia e i quasi mille per i pantaloni corti. Ben 1300 invece per la scarpa nera, corredata dal calzino con tre strisce bianche presenti soltanto su uno dei due esemplari. Infine, 200 dollari di cuffie e oltre 500 per gli occhiali da sole. “No comment”, è stata la chiosa di Tyronn Lue, a chi gli chiedeva un paragone tra il suo abbigliamento e quello reso famoso dagli AC/DC che spesso si sono esibiti con un completo simile. A fare i paragoni in quel caso di hanno pensato poi i social.
LeBron paga per tutti: è lui a regalare il completo ai compagni
Dell’abbigliamento scelto dai Cleveland Cavaliers durante questi playoff si era già parlato nelle scorse settimane, quando James aveva deciso di regalare a tutti i suoi compagni un vestito elegante per la prima trasferta a Indianapolis. Una storia di cui sono usciti altri particolari dopo la scelta fatta da James prima di gara-1 contro Golden State: “È un grande colpo d’occhio: scendere tutti eleganti dal bus, tutti vestiti allo stesso modo dando un’idea di uniformità. È una questione di classe”, aveva raccontato James, che durante la trasferta newyorchese dei Cavaliers a inizi aprile è stato in visita all’atelier di Thom Browne per discutere assieme a lui dei vestiti e degli accessori da utilizzare: “LeBron è stato il primo a lavorare al completo – racconta il pluripremiato stilista - a consigliare e a cercare di uniformare il risultato con quello che era il messaggio che voleva mandare. L’idea che la sua leadership trasudi e arrivi anche attraverso la scelta dell’abbigliamento”. Un concetto che nello sport europeo è molto più ricorrente e frequente, come sottolineato anche da José Calderon: “Per noi è normale, in Europa tutti lo fanno. Tutte le squadre arrivano vestite allo stesso modo alla partita. Ci sono scelte stilistiche differenti, ma il concetto è che tutta la squadra veste gli stessi abiti, che siano eleganti o informali”. All’esordio contro i Pacers aveva portato male: gara-3 contro Indiana infatti i Cavaliers la persero, con ben 17 punti di vantaggio polverizzati nella ripresa e una sconfitta che aveva portato Cleveland sotto 1-2 nella serie. Un affare invece per Kendrick Perkins: il suo arrivo in squadra all'ultimo momento utile ha portato nelle sue tasche soltanto 13.156 dollari di stipendio (visto che in NBA vengono pagati come salario giornaliero), a cui però grazie alla generosità di James si sono aggiunti ben 17mila dollari di completo. Il lungo di riserva dei Cavaliers non ha ancora messo piede sul parquet, e probabilmente potrebbe non farlo fino al termine delle Finals. "Meglio così", verrebbe da dire; altrimenti rischierebbe di rovinare il vestito.