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NBA, Kobe accoglie LeBron ai Lakers: "Benvenuto in famiglia, dovrebbero fare un'altra statua a Magic"

NBA

L'indimenticato n°8 e 24 dei Lakers, intervenuto telefonicamente su ESPN, ha spiegato come l’arrivo di James cambi le ambizioni dei losangelini, parlando di cosa dovranno fare i giovani talenti per imparare dal miglior giocatore in attività e di come la stessa NBA sia migliore quando Lakers e Celtics sono al vertice

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A meno di 24 ore di distanza dalla diffusione della notizia che ha sconvolto la NBA, Kobe Bryant ha deciso di dare il suo personale benvenuto a LeBron James, intervenendo in via telefonica alla trasmissione “The Jump” su ESPN e sottolineando come a Los Angeles “i sogni adesso diventano molto più grandi”. L’ex rivale sul parquet di James per oltre un decennio, si è detto disposto ad accogliere il n°23 alle pendici della collina di Hollywood: “Abbiamo giocato più volte insieme con le selezioni olimpiche, gli ho ripetuto che basta chiedere. Per qualsiasi cosa di cui avrà bisogno può rivolgersi a me: è la stessa cosa che fecero Magic e Kareem quando sono arrivato ai Lakers. Tutto pur di riportare al centro dell’attenzione questa franchigia e rilanciare le ambizioni dei giallo-viola”. Della telefonata che ha contribuito a convincere James a scegliere i Lakers avevamo già parlato ieri, ma Bryant racconta altri dettagli: “Ho parlato più volte con lui durante i playoff e ci siamo sentiti anche ieri sera, non appena è stata ufficializzata la sua scelta. Le prime parole che gli ho detto sono state: ‘Benvenuto nella nostra famiglia’. Suonava assurdo anche alle mie orecchie, ma gli ho detto: ‘Sei parte del nostro gruppo adesso: io sono qui per te’. La speranza è che lui e la sua famiglia riescano ad ambientarsi al meglio e noi siamo qui pronti ad accoglierli”. La leggenda dei Lakers ha raccontato come, non appena venuto a conoscenza del nuovo arrivo a Los Angeles, ha pensato a Magic Johnson e Rob Pelinka e quanto fosse stato pazzesco il loro lavoro: “Sono delle bestie, fenomenali. A Magic dovrebbero pensare di costruire un’altra statua fuori dallo Staples”, le sue parole, prima di raccontato del messaggio mandato a un’altra amica speciale: “Ho mandato a Jeanie [Buss, la proprietaria dei Lakers] un meme di ‘Game of Thrones’, quello con l’immagine della Khaleesi [Daenerys Targaryen, ndr] che guida la barca verso casa con tutto il mare attorno a sé pieno di altre imbarcazioni. E poi le ho detto: ‘Jeanie, ogni tanto la Madre dei Draghi deve comportarsi da Madre dei Draghi’. E lei lo ha fatto per davvero”.

"Lonzo e Kyle dovranno imparare in fretta: adesso non c’è tempo da perdere"

LeBron però è chiamato soprattutto a migliore il gruppo di giovani talenti di cui verrà circondato, al netto dei diversi (e controversi) colpi messi a segno sul mercato nelle ultime ore dai losangelini. Anche sullo sviluppo dei giovani talenti, Bryant non ha dubbi: “Con James nel roster, non penso che ci saranno grossi problemi nel raggiungere la post-season. Adesso si sogna in grande: l’acquisizione di LeBron accelera la curva d’apprendimento di questi ragazzi e loro saranno in grado certamente di imparare in maniera molto più veloce. Adesso avranno l’opportunità di vedere a lavoro ogni singolo giorno il miglior giocatore del mondo, come si allena, si prende cura del suo corpo e come gestisce la sua nutrizione. Basta guardarlo e impari molto più velocemente. Sarà un aiuto fondamentale per Lonzo e Kyle, per la loro crescita e quella di tutti gli altri ragazzi. Certo, adesso anche sui giovani c’è molta più pressione, dovranno capire e assimilare tutto più rapidamente: non vedo l’ora di capire come risponderanno a queste sollecitazioni”. James sarà chiamato a caricarsi sulle spalle la franchigia più glamour della NBA sulle spalle: una missione che Bryant ha compiuto più volte: “Ci vuole un bel po’ di forza per farlo, ma LeBron ha già dimostrato di esserne in grado: qui ai Lakers si fa molta attenzione nella scelta dei giocatori a cui affidarsi. La nostra franchigia è stata sempre molto fortunata nel puntare su giocatori autentici e veri che hanno saputo rappresentare al meglio la squadra. E LeBron sarà il prossimo a portare avanti questa dinastia. Tutti gli altri invece adesso sanno di dover fare i conti anche con noi: la presenza di James basta per riportare i Lakers al centro della scena. Crea un’energia attorno a sé, fondamentale non solo per la città ma per tutta la lega. La NBA ha sempre offerto il meglio quando Lakers e Celtics sono state contender: adesso è ritornato ancora una volta il momento”.