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Mercato NBA, due scambi nella notte: Jeremy Lin va ad Atlanta, Faried e Arthur a Brooklyn

NBA

Brooklyn Nets protagonisti nella notte: prima scambiano Jeremy Lin ad Atlanta, quindi assorbono i contratti di Kenneth Faried e Darrell Arthur da Denver per ottenere una scelta al primo giro nel prossimo Draft. Due piccoli movimenti utili al General Manager Sean Marks per migliorare le prospettive dei Nets

ISAIAH THOMAS FIRMA CON I DENVER NUGGETS

Le piccole manovre sul mercato sono quelle che a una prima occhiata possono sembrare trascurabili, ma che se messe una in fila all’altra restituiscono la reale capacità di una dirigenza. Se i Brooklyn Nets torneranno prima o poi a essere una squadra di rilievo in NBA è anche per il lavoro fatto dal General Manager Sean Marks, che nella notte ha concluso due scambi in grado di concludere al meglio la propria estate. I Nets hanno prima spedito la guardia Jeremy Lin agli Atlanta Hawks in cambio di una seconda scelta al Draft del 2025 e il diritto a uno scambio di seconde scelte nel 2023, ricevendo in cambio una seconda scelta al Draft 2020 e i diritti ad Isaia Cordinier (che difficilmente arriverà mai in NBA). Quindi, con lo spazio salariale liberato dalla cessione di Lin e da quello avanzato prima delle firme di Joe Harris ed Ed Davis, Marks ha ricevuto dai Denver Nuggets i contratti indesiderati di Kenneth Faried e di Darrell Arthur insieme a una prima scelta al Draft 2019 (protetta 1-12) e una seconda del 2020. Questi due movimenti, uniti allo scambio e al successivo buyout di Dwight Howard, portano a compimento l’ottima estate di Brooklyn, che è riuscita non solo a liberarsi del contratto tossico di Timofey Mozgov (in scadenza nel 2020 e ora ad Orlando), ma anche ad aggiungere una scelta al Draft probabilmente a metà primo giro, con la possibilità che sia anche a fine Lottery (13^ o 14^ posizione) se i Nuggets dovessero ripetere il nono posto della scorsa stagione nella competitiva Western Conference. Considerando anche che i Nets saranno una delle pochissime squadre ad avere abbastanza spazio per due contratti al massimo salariale il prossimo anno (oltre 70 milioni, più di chiunque altro), bisogna solamente fare i complimenti a Sean Marks per il lavoro fatto negli ultimi due anni partendo da condizioni molto difficili.

Gli scambi dalle parti di Atlanta e Denver

Più difficile invece capire quale fosse il ragionamento degli Atlanta Hawks, che avrebbero potuto assorbire loro gli accordi in scadenza di Faried e Arthur per ottenere un’ulteriore scelta al Draft, utile per la ricostruzione appena cominciata. Invece hanno deciso di occupare lo spazio salariale a disposizione con Jeremy Lin, terza point guard a roster insieme a Dennis Schroeder e Trae Young ma anche reduce da un grave infortunio al ginocchio con la rottura del tendine rotuleo. Gli Hawks sono evidentemente convinti che Lin possa convivere da guardia con un altro portatore di palla primario, ruolo ben ricoperto ai tempi di Charlotte insieme a Kemba Walker, e che le condizioni fisiche del giocatore di origini asiatiche siano abbastanza buone per reggere una stagione da 12.5 milioni di dollari, magari rendendosi appetibile per qualche squadra in cerca di una point guard vicina alla deadline del mercato.

Denver, invece, aveva la necessità di liberarsi dei contratti indesiderati di Faried e Arthur per scendere sotto la soglia della luxury tax, obiettivo già cominciato cedendo Wilson Chandler ai Philadelphia 76ers. Il prezzo da pagare per scaricare i 21.2 milioni combinati dai due accordi era inevitabilmente una scelta al primo giro, che sarà protetta 1-12 fino al 2024: considerando che l’obiettivo dichiarato dei Nuggets è fare i playoff con il nucleo giovane formato da Nikola Jokic, Jamal Murray, Gary Harris e Paul Millsap – a cui si aggiunge la firma nelle ultime ore di Isaiah Thomas –, la speranza è che la scelta non sia una di quelle per cui avere qualche rimpianto.