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NBA, "Basketball: a love story”: una storia d'amore lunga 20 ore (in 62 corti)

NBA

L'ultima produzione ESPN, affidata a un documentarista di successo come Dan Klores, è un progetto super ambizioso mai realizzato prima: oltre 165 interviste coi grandi protagonisti di ieri e di oggi, da Jerry West a LeBron James, in una bellissima dichiarazione d'amore allo sport più bello del mondo

MAI COSI' TANTA NBA IN TV: SU SKY SPORT NBA (CANALE 206) 12 PARTITE A SETTIMANA

Un omaggio al gioco. O una lettera d’amore, forse, visto che il titolo richiama proprio quel tipo di sentimento: “Basketball: a love story” è il nuovo folle progetto prodotto da ESPN che accompagnerà i tifosi americani verso il via della nuova stagione. Affidato a un documentarista di gran nome come Dan Klores (già autore nel 2008 di “Black Magic”, il film sui primi pionieri afroamericani nel mondo del basket), si tratta di 20 ore di materiale organizzato in 62 corti che contano sulla partecipazione dei più grandi campioni (e campionesse) di sempre, con oltre 165 interviste esclusive per sentire dalla loro voce il racconto della loro personale storia d’amore che li unisce alla pallacanestro. Da Bob Cousy a LeBron James, da Kevin Durant a “Dr. J”, da Yao Ming a Stephen Curry ma anche Magic Johnson, Oscar Robertson, Bill Russell, Larry Bird, Chris Paul e Kobe Bryant, tutti i principali nomi della storia del basket USA e non solo (grande attenzione anche ai protagonisti del basket internazionale) prestano la loro voce e la loro unica testimonianza per disegnare un affresco definitivo sullo sport che è l’oggetto del loro amore e che ha cambiato in maniera radicale la vita di ciascuno. Dal 9 al 13 novembre, in cinque appuntamenti settimanali di 4 ore ciascuno (sempre il martedì), ESPN manderà in onda tutte le 20 ore confezionate da Klores, che ha voluto affrontare l’oggetto del suo progetto – la pallacanestro – in tutte le sue sfaccettature, dalle origini ai protagonisti attuali, dal college alla NBA, nelle sue storie più felice e in quelle più triste, nei trionfi e nelle sconfitte, declinati tanto al maschile quanto al femminile. “Volevo cimentarmi in questo progetto da tanti anni – ha dichiarato Klores – perché sono convinto che milioni di persone in tutto il mondo possano sentire vicine le storie raccontate in ciascuno di questi corti. Il basket per me è stato sposso una fuga, un luogo dove rifugiarsi per sentirsi protetti, sicuri, amati e dove conoscere nuove cose, accettare una sconfitta, gestire un fallimento. C’è una certa ossessione nell’amore che ognuno di noi ha per il basket – che sia Jordan o LeBron piuttosto che un tifoso o un giocatore da campetto. E per me l’ossessione è una forma di amore”. Da qui il progetto di 62 corti per un monumentale lavoro che non si ferma alla sua dimensione televisiva: martedì 18 settembre, infatti, “Basketball: a love story” uscirà anche nelle librerie di tutta America sotto forma di un volume firmato da Jackie MacMullan e Rafe Bartholomew che raccoglie le interviste esclusive poi confluite nei corti firmati da Klores.

Dalla leggenda del Dream Team alle lacrime di Pat Riley e Jerry West

Campioni e dinastie, vittorie celebri e atroci sconfitte, personaggi e rivalità: ognuno dei 62 corti racconta una storia specifica, dagli inizi a oggi – alcune narrate da voci eccellenti, dal “Black Panther” Chadwick Boseman a Julianne Moore, dalla tifosissima dei Kentucky Wildcats Ashley Judd ad Ahmad Rashad. Ecco allora la storia del Dream Team e quella della celebre “The Decision”, il profilo di Magic Johnson e quello di Michael Jordan, i Bulls del Triangolo orchestrato da Phil Jackson e gli Spurs targati Popovich, piuttosto che la storica rivalità Chamberlain/Russell (“The Dipper and the Winner”) e tutta una serie di  momenti storici della lega e della storia della pallacanestro, dalla prima Lottery del 1984 all’avvento e al successo della ABA. E  nel raccontare così tante storie, con così tante testimonianze affidate ai diretti interessati, emergono anedotti e situazioni davvero uniche: ecco allora un Pat Riley in lacrime, le stesse lacrime che Jerry West versa ricordando l’inno nazionale USA dopo aver vinto la medaglia d’oro vinta alle Olimpiadi di Roma del 1960, piuttosto che il retroscena che racconta di come Elvin Hayes e Lew Alcindor (poi Kareem Abdul-Jabbar) non si parlino da 50 anni, da quando cioè la Houston del primo sconfitte l’imbattibile UCLA del secondo in quella che è stata ribattezzata “la gara del secolo” a livello collegiale. Anche il mondo NCAA infatti è trattato con grande attenzione, presentando i ritratti di figure celebri come quella di Bobby Knight, piuttosto che narrando i successi della Georgetown di John Thompson o anche i momenti più bui (come lo scandalo delle scommesse che quasi travolse il mondo del college basketball negli anni ’50). Insomma, spaziando in lungo e in largo per la storia della pallacanestro americana e mondiale (un corto dedicato all’influenza dei giocatori internazionali), Klores regala ai tifosi un affresco sulla pallacanestro a 360° e sul rapporto di amore che ogni appassionato sviluppa verso questo splendido sport: in attesa che il 16 ottobre si alzi la prima palla a due della stagione, e la storia d’amore si arricchisca di nuovi capitoli.