Subito protagonista la coppia Embiid-Simmons nella vittoria contro il Melbourne United, ma segnali incoraggianti anche da Markelle Fultz, autore di 14 punti. Boston riabbraccia Gordon Hayward (10 punti in 23 minuti) ma perde a Charlotte
TONY PARKER (AGLI HORNETS) E GLI ALTRI: QUANDO LE MAGLIE SEMBRANO SBAGLIATE
È sempre un momento emozionante quando si alza la prima palla a due della stagione: l’onore quest’anno è toccato a tre squadre, Charlotte e Boston – che si sono affrontate sul parquet del Dean Smith Center, la casa dei Tar Heels che sono stati di Michael Jordan – e i Philadelphia 76ers, impegnati in casa contro il Melbourne United, squadra australiana come australiano è anche una delle superstar dei Sixers, Ben Simmons. Le attenzioni di tutti, più che per i risultati finali, erano puntate su due giocatori che, in modo diverso, sono chiamati a un ritorno in grande stile nella stagione 2018-19: il primo, a Boston, è Gordon Hayward, che lo scorso anno al suo debutto con i Celtics ha disputato solo 5 minuti della prima partita stagionale prima di subire un tremendo infortunio, che lo ha costretto fuori per tutto l’anno; il secondo, a Philadelphia, è Markelle Fultz, misteriosa prima scelta assoluta al Draft 2017 che ha finito per disputare solo 14 partite di regular season (più 3 nei playoff) in tutto il suo primo anno nella lega, tra infortuni vari e uno strano problema con il suo stile di tiro. Curiosità, nella partita disputata in North Carolina, anche per vedere l’esordio in maglia Hornets di Tony Parker, la sua prima volta su un parquet NBA senza indossare la maglia nero-argento dei San Antonio Spurs.
Philadelphia 76ers-Melbourne United 104-84
Sembrano non essere passati quattro mesi dall’ultima volta che si sono visti in campo i Philadelphia 76ers: a farla da padrone, nella città dell’amore fraterno, sempre la magica coppia, Joel Embiid e Ben Simmons. Il primo inaugura la sua stagione con la prima (di tante) doppia doppia, chiudendo con 20 punti e 10 rimbalzi (più 2 stoppate) il suo esordio, durate 23 minuti. Ne gioca tre in più l’australiano contro i suoi connazionali e oltre a distribuire 14 assist (di cui uno super spettacolare, con palla lanciata al tabellone per poi servire di tocco Markelle Fultz) sfiora la sua prima tripla doppia aggiungendoci anche 8 punti e 8 rimbalzi. In doppia cifra nel quintetto di coach Brett Brown finiscono anche Dario Saric, autore di 12 punti, e proprio Fultz, positivo al suo esordio, bagnato con 14 punti, 4 assist e 2 stoppate, in 23 minuti di gioco. Solo J.J. Redick, partito dalla panchina, va oltre i 10 punti – ne mette 13 – tra le riserve di Philadelphia, che contano anche l’unico acquisto estivo, quel Wilson Chandler che però resta in campo solo 4 minuti. I Sixers piazzano il break decisivo già nel primo quarto, chiuso 34-21, ma vincono anche i singoli parziali di tutti i restanti tre periodi, costruendo così il +20 finale: nulla possono i 19 punti a testa di Casper Ware (visto anche in Italia con la maglia di Bologna) e Alex Pledger.
Charlotte Hornets-Boston Celtics 104-97
Tony Parker è entrato dalla panchina – il playmaker titolare è ovviamente l’All-Star Kemba Walker – ha disputato solo 9 minuti e li ha chiusi senza punti e canestri dal campo (0/3). Charlotte ha mandato 4 giocatori su 5 del quintetto in doppia cifra (Jeremy Lamb con 15 punti il migliore, Marvin Williams l’unico a non toccare quota 10) e altri tre dalla panchina. Michael Kidd-Gilchrist ha chiuso con una doppia doppia (10 punti e 12 rimbalzi in soli 22 minuti) e l’ha sfiorata anche il rookie Miles Bridges, a quota 10+8 in 24, che si è reso protagonista anche di un paio di giocate davvero spettacolari. Dall’altra parte Gordon Hayward è stato uno dei due titolari di Boston capaci di chiudere in doppia cifra: 10 ma con 2/7 al tiro per l’ex Jazz, ovviamente arruginito al ritorno in campo dopo un anno di stop, e 14 di Jaylen Brown, apparso già in buona forma. Coach Brad Stevens ha utilizzato 10 giocatori dalla panchina, dando minuti quasi a tutti, ma sono state due vecchie conoscenze già in rotazione con ruoli importanti lo scorso anno – Marcus Morris (12) e Terry Rozier (11) – gli unici a raggiungere la doppia cifra in punti. Boston ha guidato la gara per tutto il primo tempo, quando i titolari sono rimasti più in campo, per poi cedere a Charlotte da metà terzo quarto in poi, fino al 104-97 finale per i padroni di casa. Ma i risultati, si sa, in preseason contano il giusto.