Le nuove immagini dall'alto di uno degli episodi-simbolo (e maggiormente ripresi sui social) della carriera di Bryant ne mettono in discussione la veridicità: davvero il pallone lanciato per finta da Barnes era a contatto diretto con il volto del n°24 dei Lakers?
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La vita spesso è soltanto questione di punti di vista. Così una reazione passata alla storia, vista da un’altra prospettiva, può diventare un innocuo movimento fatto con il pallone a debita distanza. Uno dei video più famosi e iconici della carriera di Kobe Bryant è tornato a essere argomento di dibattito nelle ultime ore, dopo che le immagini aeree diffuse hanno svelato una nuova verità. Sfida tra i Los Angeles Lakers e gli Orlando Magic (quando le due franchigie lottavano per il titolo NBA), metà terzo quarto. Rimessa dal fondo di Matt Barnes, andato già più volte allo scontro con Bryant in precedenza. L’arbitro gli affida il pallone e il n°22 dei Magic scatta in avanti, facendo finta di lanciare il pallone sul volto di Kobe. Un movimento repentino, diretto a pochi centimetri dal naso del n°24 dei Lakers che – a differenza di molti – non fa una piega. Resta impassibile e passa così per l’ennesima volta alla storia per il suo sangue freddo e per la capacità di mostrarsi impassibile grazie alla concentrazione. Un video diventato GIF e replicato milioni di volte dai tifosi e appassionati NBA, almeno fino a ieri sera quando è venuto fuori un nuovo punto di vista sull’accaduto. Tutto è partito da un cinguettio di Trey Kerby – che fa parte del gruppo di “The Starters” su NBA.com – che ha lanciato l’allarme:
Di corsa in molti sono andati a caccia delle immagini (in circolazione in realtà già da qualche tempo) e hanno scoperto che l'incrocio tra il pallone e il viso di Bryant non è stato diretto come appariva dall'inquadratura standard laterale mandata in onda in TV.
Ma come? Davvero c’è il trucco e nessuno ha raccontato la verità in tutti questi anni? Il primo a replicare su Twitter con uno screen che chiarisce come sono andate le cose è Rob Perez (sempre sul pezzo su Twitter e pronto a condividere gif, video o immagini curiose): “Kobe in realtà non era di fronte a Barnes, ma spostato di lato quando lui ha fatto il gesto. La mia vita intera è una bugia”. Una caricatura che rende bene il senso di incredulità scatenato da questa rivelazione.
Un mito pronto a tramontare, anche se a guardare le immagini non bisogna cadere nuovamente nello stesso errore e lasciarsi condizionare in maniera opposta: alcuni fermo-immagine infatti sono meno chiari, soprattutto tenendo conto del fatto che in quel frangente Bryant stava ondeggiando. Due frame presi a pochi istanti di distanza possono raccontare due verità diverse (a conferma del fatto che il punto di vista spesso condiziona il nostro giudizio). Lo stesso Kobe, intercettato da Chris Palmer mentre sui social era già partita la discussione – di cui non era a conoscenza - lo ha ribadito: “Bisogna ricordare sempre che io stavo oscillando: lui ha provato a scuotermi, ma io non ho esitato un attimo”. Una delle immagini cardine della Mamba Mentality, del suo modo di approcciare senza paura e senza condizionamenti alle gare può dunque restare intatta. Nonostante qualcuno stia già pensando di confezionare uno speciale per raccontare la doppia versione dei fatti: all'ironia social infatti sarà molto complicato mettere un freno.